Corriere della Sera - La Lettura
LA MALEDIZIONE DEL TALENTO
Dimore fatiscenti con «le finestre simili a occhiaie vuote». Fantasmi di gatti neri che tornano implacabili per invocare vendetta. Cuori che pulsano anche dopo la morte. Tutto il campionario dell’orrore raffinatissimo, di Edgar Allan Poe, edulcorato dagli incredibili e melanconici disegni dell’ artista francese Benjamin Lacombe, torna questi giorni in libreria con Racconti Macabri. Un preziosissimo albo illustrato che raccoglie otto storie gotiche del grande autore. Il crollo della casa degli Usher, Berenice, Ligeia e altri classici dove, fra follia, terrore e superstizioni, lo scrittore discende senza pietà negli abissi più reconditi dell’animo umano. Provoca brividi di terrore ma anche di piacere, ammirazione pu- € ra per il talento narrativo. Il più grande estimatore di Edgar Allan Poe è stato Charles Baudelaire, che fu ispirato dalle poesie dell’autore americano, e questo libro, a contorno dei racconti, è arricchito da un suo storico saggio. Il poeta si abbandona a una celebrazione della vita e delle opere di Edgar Allan Poe, offre una strenua difesa del genio, precoce per i tempi, ingiustamente incompreso. Baudelaire giustifica anche la fratellanza universale fra artisti osteggiati dalla società. Ma è pessimista, crede che alla maledizione del talento non si possa sfuggire: «Il destino brilla in un lampo sinistro negli sguardi e nei gesti, circola nelle arterie con ognuno dei globuli rossi».