Corriere della Sera - La Lettura
Migliora il radar del sottosuolo L’irrigazione sarà più efficiente
L’utilizzo del radar per esaminare il suolo è diventato più efficiente grazie a uno studente della Rutgers University, in New Jersey. Jonathan Algeo, dopo la laurea, ha sperimentato a lungo il radar nell’analisi del terreno, migliorandone la tecnologia per misurare con maggiore precisione parametri come il tasso di umidità nel sottosuolo. «È uno strumento molto comune nella ricerca, nell’agricoltura, nell’ingegneria e nell’esercito per trovare oggetti sotterrati e per misurare il contenuto di umidità del terreno», spiega Algeo. Il nuovo radar emette da un’antenna un segnale simile a quello di un forno a microonde e da un’altra ne riceve uno analogo a quello di un telefono cellulare. Le onde prodotte viaggiano in tutte le direzioni, convogliando però la maggior parte dell’energia nel terreno. Nel caso ci sia un oggetto o un cambiamento nella composizione del suolo, il segnale che si riflette sulla superficie viene rilevato dal dispositivo e analizzato da un algoritmo. «Uno dei vantaggi è che è molto veloce: dispone anche di uno strumento con una ruota che consente al radar di compiere misurazioni mentre si trascina lungo il terreno: così si possono effettuare rilevamenti molto rapidamente su un ampio campo o una linea lunga chilometri. Il radar può essere utilizzato su una vasta area per rispondere a molte domande diverse». La tecnologia può infatti servire per trovare tunnel sotterranei, falde freatiche o crepe nei supporti di edifici. Ma soprattutto il radar di Algeo permette di capire il tasso di umidità del suolo e consente così agli agricoltori di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e di rendere più efficienti i sistemi di irrigazione.