Corriere della Sera - La Lettura

Piccole donne salvano il mondo

Essere capo degli ingegneri di Google non è bastato a Ray Kurzweil. Che per ispirare le giovanissi­me ha scritto un romanzo illustrato dalla figlia con protagonis­ta una bambina in grado di trovare soluzioni ai drammi globali. Uscirà nel 2019

- Di GIULIA ZIINO

In prima elementare aiuta lo Zambia a risolvere il problema della siccità, riuscendo a rimettere in sesto il funzioname­nto della rete fognaria («Hai solo sei anni: immagino che il governo dello Zambia lo sappia, vero?», le chiede la madre, già rassegnata alla risposta: «Non mi pare che sia venuto fuori il discorso...»). Ma è solo l’inizio. La povertà, le malattie, la fame nel mondo, la pace tra i popoli, l’inquinamen­to: non c’è grande sfida dell’era moderna che Danielle non proverà ad affrontare. E riuscirà a risolvere, grazie alla sua super-intelligen­za e a una tecnologia che progredisc­e a ritmi serratissi­mi.

Bambina, poi ragazzina prodigio, Danielle ha dalla sua anche un altro primato: la sua storia segna il debutto nella narrativa di Ray Kurzweil, lo scienziato americano (lo ha raccontato Massimo Gaggi su «la Lettura» #347 del 22 luglio) che ha fatto della singolarit­à — per i futurologi il momento in cui le macchine supererann­o in intelligen­za gli esseri umani — la sua ragione di vita e di lavoro.

Il libro si chiama of a Superheroi­ne e negli Stati Uniti uscirà all’inizio del 2019: chi volesse prenotarlo può già farlo su Amazon, a prezzo ridotto e con la speranza aggiuntiva di vincere un colloquio di un’ora in videoconfe­renza con Kurzweil in persona, da godersi da soli o condivider­e con amici o compagni di studio.

Nessun algoritmo né computer: per il debutto da romanziere Kurzweil — da sei anni director of engineerin­g di Google oltre che guru dei geni miliardari e tecnologic­i della Silicon Valley ai quali regala la speranza di vivere fino a 120 anni — ha scelto il tratto e i colori del fumetto. Uno stile che guarda ai bambini, per i quali Danielle è stato soprattutt­o pensato. E a disegnare l’eroina bambina super-intelligen­te è stata un’altra Kurzweil: Amy, la figlia di Ray. Illustratr­ice profession­ista — i suoi fumetti sono apparsi sul «New Yorker» e l’«Huffington Post» e il suo graphic memoir Flying couch è segnalato tra le scelte del «New York Times» — Amy h a i mmaginato Da n i e l l e co me un’Alice castana alle prese con un Paese delle Meraviglie da rimettere in sesto a colpi di buone idee.

«Il potere delle buone idee può cambiare il mondo» è la filosofia alla base delle incredibil­i avventure di Danielle. Kurzweil ci crede e per convincere anche noi ha immaginato altri due titoli di accompagna­mento al romanzo maggiore (già disponibil­i online): How You Can Be a Danielle (come essere una Danielle: tra i capitoli figurano anche «Come promuovere la democrazia in Cina», «Come raggiunger­e la pace in Medio Oriente», «Come far progredire le cure per il cancro») e A Chronicle of Ideas, sorta di edizione annotata che espande i riferiment­i culturali e del pensiero citati nel romanzo illustrato.

L’idea dello scienziato è incoraggia­re i ragazzi a credere nell’impatto della propria intelligen­za sul futuro del mondo: non è mai troppo presto né impossibil­e, del resto — scrive Kurzweil — realtà rivoluzion­arie come Apple, Google e Microsoft non sono state create da quelli che, allora, erano degli studenti poco più che ventenni? Non è strettamen­te necessario essere una super-eroina dell’intelligen­za, basta crederci e impegnarsi. Poi, in futuro, le cose cambierann­o: «Questo romanzo — scrive ancora Kurzweil — analizza l’impatto che una singola Danielle può avere sul mondo. Ora immaginate se tutti diventassi­mo come Danielle. Bene, questo accadrà nel 2045».

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