Andare un po’ ovunque e arrivare prima di tutti

William T. Vollmann è prolifico e coraggioso: prepara le sue storie esplorando i luoghi dove le ambienta. Come nel caso della sua serie sul Nordamerica

Per il lettore italiano, William T. Vollmann rischia di essere ancora un oggetto misterioso: la sua prolificità, la natura variegatissima della sua produzione e una storia editoriale complicata, con libri editi in ordine sparso da tre editori differenti, hanno limitato di molto la sua penetrazione da noi. Ci riprova la casa editrice Minimum fax, con un progetto di largo respiro che prende le mosse da fucili, romanzo del 1994 finora inedito in Italia e oggi tradotto da Cristiana Mennella.

Nella speranza che l’operazione funzioni e tutte le opere di Vollmann ci arrivino in modo finalmente organico (a proposito, Mondadori: a quando il tascabile di Europe Central, uscito nel 2010 nella traduzione di Gianni Pannofino?), è opportuno sottolineare come questo sia un romanzo del tutto autonomo, che si legge anche senza conoscere il campo generale dell’autore e l’ambito specifico in cui si inserisce, dato che I fucili è il terzo in ordine di scrittura, e il sesto per collocamento, di una serie di sette romanzi — i Sette sogni — che vanno a comporre il più vasto affresco di storia nordamericana finora concepito.

IIl primo volume, La camicia di ghiaccio, uscito per la fu Alet nel 2007 (e previsto nel piano di Minimum fax), racconta la prima scoperta dell’America da parte dei vichinghi; il secondo, Venga il tuo regno, sempre pubblicato da Alet nel 2011, la colonizzazione francese del Canada e l’incontro tra gesuiti e nativi; il terzo, Argall, inedito in Italia, l’insediamento di Jamestown e la storia dietro alla leggenda di Pocahontas; il quarto, ancora da scrivere, The poison shirt, dovrebbe parlare della spedizione di James Cook alle Hawaii; il quinto, The dying grass, uscito nel 2015 e inedito da noi, racconta il genocidio delle tribù delle Grandi Pianure; il sesto è appunto I fucili; il settimo, infine, anch’esso esistente nella sola mente dell’autore, The cloudshirt, avrà a che fare con i popoli Navajo e Hopi.

Se si considera che tutto questo è solo