Corriere della Sera - La Lettura
Ruanda, la radio dell’odio al servizio del genocidio
Il 6 aprile 1994 l’aereo del presidente ruandese, Juvénal Habyarimana, fu colpito da due missili mentre tentava di atterrare. Questo evento segnò l’inizio del genocidio più brutale dalla fine della guerra fredda. Nei mesi di aprile, maggio e giugno di quello stesso anno, nello Stato centrafricano furono uccisi dagli 800 mila a un milione di tutsi (la minoranza etnica) e migliaia di hutu moderati. Il più potente strumento del genocidio fu la Radio-Télévision Libre des Mille Collines. Gli operatori della stazione radio prepararono gli omicidi di massa per mesi integrando nella propria programmazione musica, sport, comunicati politici e autentiche istigazioni all’omicidio. Hate Radio (sopra una scena), il progetto del regista svizzero Milo Rau in scena oggi, domenica 2 dicembre (ore 20), al Teatro La Cucina (ex O.P. Paolo Pini; info e prenotazioni: 02.97378443) riporta in onda uno show di Rtlm, ricostruendone filologicamente il contesto e portando sul palco i sopravvissuti al genocidio stesso. (laura zangarini)