Corriere della Sera - La Lettura
L’occhio nascosto del pittore spia impaurito tra la folla
Dinanzi a noi un gruppo caotico, indisciplinato. I personaggi sono raffigurati secondo il loro ordine gerarchico d’importanza. Sono ventidue (nella parte tagliata nel 1715 ce n’erano altri tre). Al centro c’è il capitano Cocq; alla sua sinistra, il luogotenente van Ruytenburch; il portabandiera è Jan Cornelisz Visscher; poi il sergente Rombout Kemp e l’altro sergente, Reijer Engelen. Sulla tela sono raffigurati anche tre bambini: una fanciulla vestita di giallo; un bimbo che corre verso l’angolo sinistro con un corno; un altro ragazzo che fugge nella direzione opposta. I volti illuminati hanno espressioni intense e stati d’animo diversi: letizia, sussiego, sorpresa, meraviglia, fatica, concentrazione, curiosità... In basso, la firma: Rembrandt f. 1642. Ovvero, Rembrandt lo fece nel 1642. Alle spalle dell’archibugiere e di un soldato si intravede un occhio. Secondo alcuni studiosi si tratta dell’occhio dello stesso artista, nascosto tra la folla, mentre spia una complessa drammaturgia e, insieme, si mostra impaurito, terrorizzato.