Corriere della Sera - La Lettura
La Calabria trasforma Escher Escher trasforma la Calabria
Il Complesso monumentale di San Giovanni a Catanzaro è fino al 20 gennaio la sede di Escher. La Calabria, il Mito: non l’ennesima mostra dedicata a Maurits Cornelis Escher, ma un’occasione in cui si indaga l’influenza che l’architettura e i paesaggi calabresi ebbero sull’arte del grande artista olandese (comunecatanzaro.it). Escher, infatti, soggiornò in Italia tra il 1922 e il 1936, visitando, dal 1930, borghi e paesaggi della Calabria. Sole e luce del Sud, architetture geometriche, rocce a strapiombo sul mare, tradizioni antiche e culture stratificate, soggetti naturali permangono a lungo nella sua produzione. Tra le 86 opere in mostra anche Morano, Pentedattilo e Rocca Imperiale (tutte del 1930) e le vedute di Scilla (sotto: Scilla, Calabria, 1931), Tropea, Santa Severina e Rossano del 1931. Dream, del 1935, raffigura la mantide religiosa ritratta a Pentedattilo cinque anni prima. Lungo il percorso, un touch screen consente di sfogliare il diario del viaggio di Escher in Sud Italia. (alessandro martini)