Corriere della Sera - La Lettura
Il Rinascimento secondo Piero
Èil più ampio corpus di opere dell’artista italiano simbolo del primo Rinascimento quello riunito per la mostra Piero della Francesca. Monarca della pittura — come lo definì il suo contemporaneo e concittadino Fra Luca Bartolomeo de Pacioli —– nella Sala del Picchetto del Palazzo d’Inverno (fino al 10 marzo, hermitagemuseum.org). Undici capolavori di Piero della Francesca (1412-1492) tra i quali l’Annunciazione (prestata per la prima volta dalla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia), la Madonna di Senigallia, gli affreschi di San Giuliano e San Ludovico conservati nel museo di Sansepolcro (Arezzo), città natale dell’artista, il Ritratto di giovane, forse Guidobaldo Malatesta, dal Thyssen-Bornemisza di Madrid (sopra: 1480 circa) . In mostra anche quattro manoscritti autografi come il giovanile Trattato d’Abaco e il De prospectiva pingendi che testimoniano il suo contributo teorico, gli studi sulla prospettiva, sulle proporzioni e l’armonia della natura che rende Piero interprete assoluto dello spirito (e della bellezza) del Rinascimento. (silvia perfetti)