Corriere della Sera - La Lettura

Disegno, taglio, cucio e mi diverto Che scherzi durante la tournée

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Dice: «Sapevo da sempre che cosa volevo fare». E ancora si domanda, talvolta, come sia finita a macinare per due anni esami a Giurisprud­enza. Oggi Maria Vitta, 22 anni, alterna lo studio all’Accademia della moda e del costume di Roma al lavoro dietro le quinte come costumista. L’ultima produzione è stata Chat a due piazze, andato in scena al teatro Martinitt di Milano. «Appena ho preso in mano un pastello colorato ho iniziato a disegnare vestiti, figurine», spiega. Papà regista di teatro, Fabio Ferrari, la nonna Marina Bonfigli attrice. «In effetti sono cresciuta in teatro, sin da piccola adoravo stare dietro le quinte e appena c’era la possibilit­à seguivo papà in tournée». Ma l’idea che il teatro, quando fosse diventata grande, potesse diventare il suo lavoro non l’aveva mai sfiorata. «Il colpo di fulmine che mi ha fatto capire che cosa volevo veramente fare da grande è stata la tournée con la Vedova scaltra l’anno scorso. È stata una delle esperienze più divertenti della mia vita. Avevo legato moltissimo con la compagnia. Come dimenticar­e gli scherzi in scena all’ultima replica?». Che il pubblico ovviamente non nota e non deve notare. «A un certo punto dovevano passare alla protagonis­ta uno specchio e al suo posto le misero in mano la foto di un altro attore — aggiunge Vitta — e la vittima della burla deve incassare senza batter ciglia, non mettersi a ridere». Maria Vitta ha scelto di usare il vero cognome, non quello d’arte del padre. «Se mi sento una privilegia­ta? In parte si, lo sono. Ma non cerco scorciatoi­e, so che devo studiare molto e che mi attende una lunga gavetta».

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Maria Vitta (22 anni) è costumista e studentess­a all’Accademia di moda

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