Corriere della Sera - La Lettura
SIOBHAN NASH-MARSHALL
I peccati dei padri. Negazionismo turco e genocidio armeno Nota introduttiva di Antonia Arslan Traduzione di Vittorio Robiati Bendaud GUERINI E ASSOCIATI Pagine 274, € 18,50
L’autrice
Docente di Filosofia cristiana al Manhattanville College di Purchase, nei pressi di New York, Siobhan NashMarshall è autrice di diversi libri. In Italia è uscito il suo La ricettività dell’intelletto
(Vita e Pensiero, 2002) L’eccidio di massa
Con il termine genocidio armeno viene designato il susseguirsi di deportazioni e di massacri a cui venne sottoposta tra il 1915 e il 1916, nel corso della Prima guerra mondiale, la popolazione armena dell’Impero ottomano, considerata dal governo turco dell’epoca come un potenziale nemico interno. La strage, che viene commemorata ogni anno dagli armeni il 24 aprile, costò la vita a circa un milione e mezzo di persone Bibliografia
Marcello Flores è autore del saggio Il genocidio degli armeni (il Mulino, 2006), mentre Andrea Riccardi ha pubblicato il libro La strage dei cristiani (Laterza, 2015). Da segnalare anche, tra gli altri: Vahakn N. Dadrian, Storia del genocidio armeno
(traduzione di Alessandra Flores d’Arcais, Guerini, 2003); Franca Giansoldati, La marcia senza ritorno
(Salerno, 2015); Hasan Çemal, 1915: genocidio armeno (traduzione di Sevgi Baris, Guerini e Associati, 2015)