Corriere della Sera - La Lettura
Accidenti, dite all’aura che l’amo
Le visioni ultraterrene del protagonista di Guido Tortorella
Igiorni di Dario, quasi quarantenne, trascorrono monotoni alla cassa di Totalburger, fast-food romano, posto fisso senza scosse o ambizioni, in un tran tran di fritture e panini. Per variare la monotonia il protagonista, che racconta in prima persona con cinismo, scrive una strana guida per correre tra le ville romane e frequenta un corso di meditazione trascendentale con l’unico fine di una conoscenza ben più carnale delle compagne. È in quest’atmosfera che si apre La paura della coccinella, romanzo d’esordio di Guido Tortorella, in un tono comico e menefreghi- sta già orecchiato, simpatico ma forse banale. Invece il cambio marcia è immediato, perché al corso, durante un esercizio per visualizzare l’aura spirituale, Dario a sorpresa vede la propria e quella altrui, ma non ci presta molta attenzione. La sera del primo appuntamento con una ragazza, soprannominata Criceto, in mezzo all’amplesso la visualizza ancora, grande come «l’omino Michelin», e capisce: «Sono dotato di un’aura mastodontica e nemmeno lo sapevo! Ma che c***o, ci mancava anche questa».
Luminosa, chiara, tanto bella quanto pericolosa, l’aura di Dario può far star meglio gli altri, può far godere, ma, scopriremo, può anche uccidere.
Nel secondo capitolo, è un’altra prima persona a guidare il lettore, la voce di Lilly, parrucchiera sposata in cerca di avventure, ingenua e sensuale, che segna l’inizio di un’alternanza tra due vite lontane che, di capitolo in capitolo, si svelano e si scoprono speciali. Dario, oltre a vedere l’aura, può leggere i pensieri altrui ed è sempre stato invincibile, ma non se l’era mai chiarito; Lilly ha un dono vocale e un orecchio melodico innato, sovrumano, e lo scopre per caso, sbancando al provino del complesso talent Singing in the Brain di cui diventa protagonista. Le due traiettorie potrebbero incrociarsi ed è Dario a percepirlo, perché avendo incontrato per caso una volta Lilly dal parrucchiere ha visto, spaventandosi, che l’aura di lei è nera, affascinante e attraente come l’ignoto e l’opposto, e da allora vorrebbe ritrovarla.
D’altronde, Dario non ha mai provato un vero sentimento, Lilly non ha mai avuto un vero orgasmo: i due, compensandosi a vicenda, sembrano fatti l’uno per l’altra. Un possibile amore è segnato, ma un incrocio e una possibilità non è detto che sia-