Corriere della Sera - La Lettura
Warhol dalla A alla B (compreso il ritorno)
Il lato umano, espressione di speranze e paure, prima ancora della versatilità linguistica e del talento imprenditoriale: tratteggia l’indole multiforme dell’artista più importante nell’America del secondo Novecento, la mostra Andy Warhol. From A to B and Back Again allestita al Whitney Museum di New York (fino al 31 marzo, whitney.org). La prima retrospettiva completa degli ultimi trent’anni allinea più di 350 opere, alle quali si aggiunge il maxi dipinto Shadows alla Dia Art Foundation. Le icone pop, dalle scatole Brillo alle serie della Coca-Cola, fungono da preludio rassicurante per preparare il visitatore al viaggio a ritroso nel tempo (sopra: Christine Jorgenson, collage, 1956). Ma il salto all’indietro spinge a guardare oltre i cliché, al dualismo di Warhol (19281987), figlio di immigrati polacchi, cresciuto a Pittsburgh durante la Depressione: la commistione — da un lato l’influenza della cultura popolare Usa, dall’altro l’arte religiosa apprezzata nella chiesa cattolica bizantina che frequenta con devozione — lo accompagnerà per tutta la vita. (maria egizia fiaschetti)