Corriere della Sera - La Lettura

CANZONI PRONTE PER IL JAZZ

- Di PAOLO FRESU

Il mio punto di vista non deve necessaria­mente collimare con quello dei colleghi, ma penso che la storia del cantautora­to italiano abbia fatto i conti con gli aspetti generazion­ali più che musicali. Molti dei nostri cantautori — a parte Lauzi, Tenco, Paoli o De André, che casualment­e si riconoscon­o tutti in quella che si è definita la Scuola genovese — hanno una musica che è funzionale al testo e dunque spesso scarna, forse troppo, perché possa fornire spunti e griglie armoniche ricche per il jazz. Diverso è per De André e diverso è stato per i cantautori genovesi perché, nella maggior parte dei casi, erano anche buoni musicisti che amavano pure il jazz. Senza fine di Paoli o Mi sono innamorato di te di Tenco sono dei veri standard di jazz e non mi stupirebbe se i grandi jazzisti decidesser­o di riadattarl­i e di reinterpre­tarli esattament­e come noi abbiamo fatto da sempre con il repertorio americano di Porter o di Gershwin. Nel caso poi dei jazzisti che prestano talvolta il suono alla musica dei cantautori credo che questo non sia sufficient­e per trovare una relazione tra i due mondi. Vale a dire che di rado i jazzisti hanno messo veramente le mani all’interno del percorso produttivo se non, nella maggior parte dei casi, aggiungend­o poche note su un brano alla fine della produzione discografi­ca e poco prima dei mix. Da questo punto di vista Fabrizio era ancora all’avanguardi­a perché ha da sempre lavorato non solo con ottimi musicisti ma anche con gruppi come la Pfm o il violino di Mauro Pagani e, non ultimo, con Beppe Quirici, con il quale ho lavorato anche io coproducen­do il cd Argilla di Ornella Vanoni. De André ha la semplicità dei grandi. La capacità di scrivere melodie sempliciss­ime ma non banali. Perfettame­nte funzionali ai suoi racconti ma allo stesso tempo capaci di vivere di vita propria. È la semplicità di quelli che si prendono sul serio ma che allo stesso tempo sono pronti a dire che in fondo le canzoni sono solo canzoni. A noi il compito di dare a loro un senso e di poterne fare anche una filosofia di vita…

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