Corriere della Sera - La Lettura
L’officina totale di Koloman Moser
Da pittore a progettista a tutto tondo a nuovamente pittore: la mostra Koloman Moser «artista universale tra Gustav Klimt e Josef Hoffmann» (al Mak di Vienna fino al 22 aprile, mak.at) è la più ampia mai dedicata al protagonista del Modernismo austriaco, fondatore nel 1903 dell’«officina» della Wiener Werkstätte. Nell’anno del centenario della morte (1868-1918), sono stati esposti circa 500 oggetti, per la maggior parte dalle collezioni del museo viennese (ma anche da prestiti internazionali), per illustrare il fondamentale ruolo di Moser nella ricerca di un linguaggio «moderno» nella Vienna fin-de-siècle. Obiettivo dell’esposizione, suddivisa cronologicamente in cinque sezioni, è proprio mostrare la capacità di Moser di eccellere come «progettista totale» nei diversi campi della pittura, del design d’interni, di arredi (sotto: Paravento, 1906, particolare), di moda e tessuti, fino all’illustrazione e alla grafica pubblicitaria. (alessandro martini)