Corriere della Sera - La Lettura
In un anello pieno di misteri sta il segreto degli Etruschi
Un anello con sigillo scolpito su una pietra dura di colore rosso vermiglio, a forma di scarabeo (sopra). E sul rovescio un’incisione raffigurante il suicidio del leggendario Aiace, accecato dal dolore, dalla pazzia e dalla vergogna nella disputa con Odisseo per ottenere le armi di Achille. È solo uno degli 800 reperti della mostra Pompei e gli Etruschi (fino al 2 maggio, pompeiisites.org) curata da Massimo Osanna, direttore generale del Parco archeologico di Pompei, e Stéphane Verger. Un viaggio dalla nascita di Pompei, ai primi stanziamenti di Etruschi e Greci in Campania, alle grandi guerre del V secolo a.C. fino al declino della civiltà etrusca campana per testimoniare l’arte e l’artigianato (ma anche le contaminazioni) delle élite campane etrusche, greche e indigene. Cuore della mostra i recenti ritrovamenti nel santuario di Fondo Iozzino che hanno restituito una grande quantità di oggetti di età arcaica (VI sec. a.C.): armi, vasellame rituale e gioielli come il misterioso anello. (silvia perfetti)