Corriere della Sera - La Lettura
Il paradiso minacciato dai pescherecci industriali
Djifer, villaggio dei molluschi
Djifer, villaggio di mille abitanti all’estremità della Petite Côte del Senegal, è adagiato su una lingua di terra tra il fiume e l’Oceano Atlantico. La «piccola costa» a sud di Dakar è tutta un susseguirsi di spiagge dalla sabbia dorata, villaggi e alberghi. Fa eccezione Djifer: i pesci sulla battigia allontanano i turisti balneari. Eppure anche quest’angolo dove l’acqua dolce si mischia a quella salata conserva qualcosa di paradisiaco: da un lato il delta del fiume Saloum affollato di mangrovie e baobab e sorvolato da uccelli variopinti; dall’altro l’Atlantico. Atlantico che ogni giorno verso le cinque della sera offre il suo spettacolo: centinaia di piroghe colorate tornano a riva cariche di pesce, i commercianti aspettano sulla battigia, più in là si formano colline di molluschi e di crostacei con uomini e donne che trascorrono le giornate — intere giornate — a sgusciarli.
Ora questo spettacolo è minacciato. Da quando europei, cinesi, coreani e russi hanno iniziato a incrociare, con pescherecci industriali, in quello che fino a pochi anni fa era considerato uno dei mari più pescosi del mondo, cernie bianche, orate e altre specie un tempo abbondanti iniziano a scarseggiare. Da tempo i pescatori locali chiedono al governo di Dakar di sospendere il rilascio delle licenze di pesca ai Paesi stranieri per arginare uno sfruttamento esagerato delle risorse ittiche senegalesi. Il timore è che nel giro di pochi anni i pescatori del posto rimangano disoccupati e il mare senza pesci. Ma i soldi ottenuti dalla concessione di queste licenze — replica il governo — sono decisivi per evitare il dissesto del bilancio nazionale.
Prima bastava un giorno per fare un carico di pesci, ora occorre stare in mare settimane per pescare la stessa quantità — lamentano i pescatori locali. A scarseggiare sono le specie pregiate, ma anche le sardine, destinate al consumo interno, il cui prezzo è quadruplicato in pochi anni.
Per riuscire a pescare le specie più redditizie, le piroghe di legno dei senegalesi dovrebbero spingersi troppo lontano dalla costa, ma non sono in grado di affrontare il mare aperto. Chi ci ha provato, spesso ha pagato con la vita.