Corriere della Sera - La Lettura
I «muri» di Cipro e Belgio Destini di due Paesi divisi
«Pioggia» e «psicotico». Con questi vocaboli prosegue Le parole dell’Europa, progetto attraverso cui «la Lettura» ha invitato ventisette scrittori di ventisette Paesi dell’Unione a proporre una parola che rappresenti l’identità della loro nazione e del loro rapporto con l’Europa. L’occasione sono le elezioni di maggio che rinnoveranno il Parlamento di Strasburgo, alle quali — dopo il voto sulla Brexit — non partecipa il Regno Unito. «Pioggia» ( Vrochì) è stata scelta dal poeta cipriota Jorgos Moleskis (edito da Argo); «psicotico» ( psychotique) dalla belga Adeline Dieudonné (Solferino). I vocaboli sono una riflessione sulle barriere che separano le loro nazioni: Cipro è l’unico Paese dell’Ue a essere diviso, dal 1974, da una barriera che marca il confine greco da quello turco. Il Belgio è attraversato da profonde lacerazioni soprattutto tra fiamminghi e valloni. L’iniziativa Le
parole dell’Europa si è aperta domenica 3 febbraio su «la Lettura» #375 con un testo del direttore Luciano Fontana, un saggio di Claudio Magris e i brani di Frank Westerman (Olanda, autore tradotto in Italia da Iperborea) ed Elisabeth Åsbrink (Svezia, anche lei Iperborea): «cedimento» ( inklinken in nederlandese) per Westerman; «scarpe» ( skorna) per Åsbrink. Il 10 febbraio (#376) il vocabolario si è arricchito con la scrittrice spagnola Clara Sánchez (Garzanti), che ha scelto «tolleranza» ( tolerancia), e con «battuta di caccia» ( metsästysretki) della finlandese Rosa Liksom (Iperborea). Domenica 17 (#377) è stata la volta del portoghese edito da Garzanti Pedro Chagas Freitas con saudade («nostalgia», conservata nell’originale per il doppio significato che lo scrittore le attribuisce) e il bulgaro Georgi Gospodinov (Voland) con «malinconia» ( tagà). Nell’inserto #378 (24 febbraio) l’irlandese Catherine Dunne (Guanda) ha proposto «disfunzionale» ( dysfunctional) mentre l’austriaco Andreas Gruber (Longanesi) ha indicato l’aggettivo «pericoloso» ( gefährlich). La scorsa settimana (#379) si sono aggiunte «scisma» del romanziere greco edito da La nave di Teseo Petros Markaris ( dichasmós) e Vita-Amore-Morte ( Dzive
Nave-Milestiba) della lettone Nora Ikstena (Voland).