Corriere della Sera - La Lettura
Filosofia e decorazioni della «carta marmorizzata»
In Europa è spesso considerato un motivo grafico come altri. La marmorizzazione della carta è invece una storia che ha origine da un rito. La ricostruisce la mostra Colori fluttuanti: la carta marmorizzata tra Oriente e Occidente al Castello del Buonconsiglio (Trento, fino al 5 maggio, buonconsiglio.it) a cura di Lorenzo Pontalti. Il percorso parte dal XII secolo: in Giappone Suminagashi, l’«inchiostro fluttuante», è una pratica meditativa che utilizza bastoncino di inchiostro, pennello, pietra di ardesia e carta di riso (sotto: poesie dello Shin Kokin Wakashu su suminagashi, XIII secolo). Da lì la carta memorizzata arriva in Turchia: si elaborano affascinanti motivi floreali e forme di animali. Approda in Europa nel Cinquecento, l’aspetto spirituale evapora e resta la ricerca ornamentale: molte copertine di libri vengono impreziosite da questi motivi che imitano le venature del marmo. Ma lo spirito originario può ritornare: lo dimostrano le opere di Philip Taaffe e Ugo Zovetti. (alessandro zangrando)