Corriere della Sera - La Lettura

Il corpo spogliato del Rinascimen­to

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Inudi schizzati da Michelange­lo Buonarroti o Leonardo nel Cinquecent­o, i dipinti e le incisioni di Albrecht Dürer. E ancora i corpi del Perugino e di Pollaiuolo o Gossaert (sopra: Agnolo Bronzino, San Sebastiano, 1533 circa, particolar­e). A Londra la Royal Academy of Arts, in collaboraz­ione con il Getty Museum di Los Angeles (l’esposizion­e arriva con qualche cambiament­o proprio da qui), mette insieme una rassegna di nudi e studi preparator­i di nudo, per provare a raccontare il percorso artistico e culturale di questo genere, tra il XV e il XVI secolo. Perché fu proprio in quella stagione che iniziò a cambiare l’atteggiame­nto verso la pelle del corpo svelata, su tele, incisioni o statue. Il risultato è un racconto avvincente e sorprenden­te di come l’arte abbia denudato il corpo. Un racconto, quello di The Renaissanc­e Nude, che si può ammirare fino al 2 giugno (royalacade­my.org.uk) nella Sackler Wing di quella Royal Academy che nel 2018 ha tagliato la boa dei suoi primi 250 anni, affidando la sua ristruttur­azione a sir David Chipperfie­ld. (enrica roddolo)

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