Corriere della Sera - La Lettura
Lo psicogeografo racconta le metamorfosi di Londra
Il reportage dell’inglese Iain Sinclair
La vera Londra sta scomparendo. Succede soprattutto nell’East End, fino a trent’anni fa zona malfamata e difficile, oggi patrimonio patinato degli hipster (sopra: un graffito di Code FC): set perfetto per polizieschi televisivi e paradiso di immobiliaristi bulimici che distruggono, scavano e ricostruiscono senza tregua. Iain Sinclair, autore e documentarista inglese, descrive questa metamorfosi ne L’ultima Londra (Il Saggiatore), saggio avvincente come un romanzo, denso di ricordi, aneddoti e ricostruzioni storiche. Denuncia lo scopo: togliere l’anima alla città per uniformarla alle metropoli internazionali. Con i grattacieli delle archistar, ma senza più identità. Londra completamente videosorvegliata e invasa dalle piste ciclabili, l’ossessione di Boris Johnson che, oltre alla Brexit, vorrebbe tutti in sella a una bici. La diagnosi da psicogeografo è il termometro che misura l’evoluzione della città, percorrendola a piedi. Taccuino e fotocamera alla mano, con ironia e stupore, osserva e interpreta i cambiamenti. In bilico tra tradizione e nuove follie.