Corriere della Sera - La Lettura
L’unico «Urlo» in mani private
Munch realizzò quattro versioni dell’Urlo. Quella eseguita nel 1895, un pastello su tavola firmato in basso a sinistra, alto 79 centimetri e lungo 59 (sotto), è stata battuta per oltre 119 milioni di dollari — allora una cifra da record — il 2 maggio 2012 a New York. L’opera proveniva dalla collezione dell’armatore norvegese Thomas Olsen, che la acquistò nel 1937, per poi essere ereditata dai discendenti. L’Urlo era uno degli oltre trenta dipinti di Munch posseduti da Olsen, l’unico dei quattro esemplari ancora in mani private. Olsen era amico, patrono e vicino di casa di Munch. L’asta per aggiudicarsi l’Urlo era composta da cinque misteriosi offerenti ed è durata 12 minuti. Il vincitore, che alcuni hanno ipotizzato fosse il tycoon della Microsoft Paul Allen (1953-2018), era collegato con la sede di Sotheby’s per telefono. Quando il quadro ha raggiunto i 100 milioni di dollari di offerta, il pubblico ha cominciato ad applaudire. Dei 76 lotti messi all’asta quella sera, tra i quali c’erano opere di Magritte e Dalí, quindici non hanno trovato un acquirente.