Corriere della Sera - La Lettura
L’algoritmo sceglie chi portare in mostra
La nostra programmazione è curata da un algoritmo che ricerca costantemente artisti interessanti. Li «scova» su Internet e poi costruisce una selezione in base ai dati. Questo processo assicura che nazionalità, età, sesso o aspetti finanziari non prevalgano sul processo decisionale della programmazione artistica di Museum of Digital Art (MuDa), il primo museo fisico interamente dedicato all’arte digitale in Europa, di cui siamo condirettori. Ma che cos’è l’arte digitale? Per noi è l’arte dei numeri. I nostri cuori battono per opere d’arte portate alla vita dalle cifre uno e zero. Questo non significa solo un labirinto di schermi e proiezioni. Spesso ospitiamo intere mostre senza un singolo computer, ma con opere d’arte, immagini, installazioni, che scaturiscono da codici. E sono comunque poetiche, complesse, sensuali. Il Muda ha aperto nel 2016 a Zurigo grazie a una campagna di crowdfunding globale. Oltre alle mostre, ospita dibattiti pubblici sul legame fra dati, algoritmi e società e offre seminari per insegnare a bambini, professionisti e pensionati come realizzare sistemi informatici capaci di interagire con il mondo esterno.