Corriere della Sera - La Lettura
Coe apre gli «incroci di civiltà» Poi Pennac
Migrazioni, Europa, clima, muri e divisioni. Sono i temi della 12ª edizione di Incroci di civiltà, il festival internazionale di letteratura organizzato dall’Università Ca’ Foscari in collaborazione con Comune di Venezia e Fondazione di Venezia, in programma dal 3 al 6 aprile nella città lagunare. Protagonisti della rassegna 28 scrittori, affermati ed emergenti, da 19 Paesi del mondo. «Abbiamo cominciato nel 2008 — spiega la direttrice della manifestazione, Pia Masiero — quando uno dei temi più caldi del dibattito contemporaneo era lo
scontro di civiltà. Noi siamo andati controcorrente, puntando sull’idea dell’incontro tra culture e mondi diversi». Protagonista della serata inaugurale sarà lo scrittore Jonathan Coe, il cui romanzo più recente, Middle England (Feltrinelli), affronta la parabola che ha portato l’Inghilterra alla Brexit, in dialogo con Flavio Gregori alle 17.30 al Teatro Carlo Goldoni. L’incontro sarà anche l’occasione per consegnare a Coe il Premio Bauer. Sabato 6 aprile, alle 18, l’evento conclusivo è affidato a un altro grande autore, il francese Daniel Pennac, che dialogherà con Pietro Del Soldà all’Auditorium Santa Margherita. Nel corso della rassegna verrà annunciato il Premio Manuzio, dedicato a Cesare De Michelis, presidente di Marsilio scomparso nel 2018, che dal 2020 premierà gli editori che si sono distinti per aver saputo interpretare al meglio con progetti innovativi lo spirito di confronto e dialogo tra le culture.