Corriere della Sera - La Lettura
Bologna, alleanza contro le bufale per una «cittadinanza scientifica»
Un opportuno richiamo alla necessità di una «cittadinanza scientifica» arriva da più di cento studiosi dell’Università di Bologna che hanno aderito all’associazione Parliamone Ora, per contrastare le notizie false e distorte che circolano soprattutto, ma non solo, in ambito scientifico. Promossa da Dario Braga, già prorettore dell’ateneo felsineo, l’iniziativa si è data lo scopo di mettere a disposizione le competenze dell’università
per un confronto sui temi culturali, sociali, etici, tecnologici e scientifici che spesso allarmano e preoccupano i cittadini e gli stessi studenti. In poche parole, affermano professori e ricercatori, «ci impegniamo a “dire la nostra” in modo aperto, responsabile ed etico. Lo faremo come azione di consapevolezza civica nel rispetto delle diverse opinioni, coinvolgendo chiunque voglia dare un contributo costruttivo di idee e competenze». Del resto, sostengono, «la cultura, la divulgazione corretta, la condivisione dei saperi sono il modo più efficace per allontanare il pericolo che azioni illiberali generate da scarsa conoscenza possano diventare strumenti per la risoluzione dei problemi». Una presa di coscienza e un’azione votata a sottolineare «il primato della conoscenza, che è alla base della democrazia ed è valore fondamentale della nostra società e motore di sviluppo. Noi crediamo che lo studio e la ricerca scientifica siano tra i pochi strumenti disponibili per affrontare le grandi sfide rappresentate dai movimenti di popoli, dai cambiamenti climatici, dall’invecchiamento, dalla necessità di nutrire e curare la popolazione mondiale».