Corriere della Sera - La Lettura
PATRIZIA VALDUGA Belluno. Andantino e grande fuga EINAUDI Pagine 124, € 14,50
L’autrice Patrizia Valduga (1953) vive a Milano ed è stata compagna del poeta, traduttore e critico Giovanni Raboni (1932-2004), collaboratore del «Corriere della Sera». Per Einaudi ha pubblicato Medicamenta e altri medicamenta (1989), Cento quartine e altre storie d’amore (1997), Prima antologia (1999), Quartine (2001), Requiem (2002), Lezione d’amore (2004), Il libro delle laudi (2012) e Poesie erotiche (2018, recensite su «la Lettura» #355 del 16 settembre 2018 da Roberto Galaverni). Come traduttrice, inoltre, ha pubblicato versioni da John Donne, Paul Valéry, Molière, William Shakespeare e, l’anno scorso per Einaudi, dal milanese Carlo Porta (Galaverni ne ha scritto su «la Lettura» #320 del 14 gennaio 2018). Ha contribuito nel 1988 alla nascita del mensile «Poesia» che ha diretto per un anno Il titolo Il poemetto Belluno è intitolato alla città dove Valduga trascorre le sue vacanze e dove nell’estate 2018 è «scaturito da un improvviso Galgenhumor (l’umorismo di chi sta per essere impiccato, l’allegria dei disperati)». A Raboni è dedicato il Post scriptum, saggio che chiude il volume La citazione In Belluno a pagina 97 Valduga cita versi da Quare tristis, volume che Giovanni Raboni pubblicò nel 1998 per Mondadori: il titolo era quello di una composizione del 1995 del musicista Adriano Guarnieri (Bergamo, 1947) su testo di Raboni «per soli, coro femminile, due gruppi strumentali a doppio coro, due tube in sala, amplificazione e spazializzazione elettronica». Nel volume, tra i riferimenti, anche quelli dal film Ordet («La parola», 1955) del regista danese Carl Theodor Dreyer (18891968), a Lorenzo Da Ponte, Giuseppe Gioachino Belli e altri poeti