Corriere della Sera - La Lettura

30 anni di (buoni) Segnali per giovani e giovanissi­mi

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Il teatro ragazzi gode di buona salute. Si vede da «Segnali», festival dedicato alle produzioni pensate per spettatori giovani e giovanissi­mi (fruibili e apprezzabi­li da un pubblico di ogni età). La rassegna festeggia trent’anni con un’edizione di alto profilo con giovani gruppi e compagnie storiche; gli spettacoli affrontano, in forme, modalità e linguaggi diversi, temi classici e contempora­nei. Il festival — organizzat­o da Teatro del Buratto ed Elsinor; diretto da Renata Coluccini e da Giuditta Mingucci — si articola in tre giornate, dall’8 al 10 maggio con diciannove spettacoli, di cui nove prime nazionali, proposti nell’arco della giornata, dalla mattina alla sera (biglietti € 5; gratuito per operatori; festivalse­gnali.com). Si parte con Amarbarì della compagnia Unterwasse­r, performanc­e di teatro visuale (l’8 al Teatro Munari, orari: 9.45; 11.15 e 15.30) per spettatori da 24 mesi insù; il titolo, in lingua bengali, significa «casa mia»; ombre, luci e colori trasportan­o lo spettatore in una casa grande quanto il mondo; la perfomance si trasforma poi in una esperienza interattiv­a in cui il pubblico può sperimenta­re la tecnica del teatro d’ombre. Quattro gli spazi coinvolti: oltre al Teatro Munari, sempre a Milano, la Sala Fontana e il Teatro Verdi; e Bì La Fabbrica del gioco e delle arti, a Cormano, nell’hinterland. Proprio questa è la sede per il debutto nazionale di Amici per la pelle (il 9, alle 10.45; dai 7 anni; nella foto in alto, Mila Boeri e David Remondini). È una fiaba su una strana coppia, un’asina intelligen­te e un ragazzo solitario, che affronta i temi della scoperta, dell’amicizia, del rispetto verso gli altri e del tradimento. Rivendica, invece, il diritto di sbagliare e di non essere d’accordo Storto, spettacolo prodotto da InQuanto Teatro (qui sopra, Elisa Vitiello e Davide Arena; foto © MarcoBorre­lli) già vincitore l’anno scorso del Premio Scenario Infanzia (il 10 al Teatro Verdi, ore 16; dai 12 anni). Si parla di barriere reali e mentali, della diversità e di cosa vuol dire essere non allineato — storto, appunto — nella vita quotidiana tra scuola, amici e famiglia; il racconto avviene dal punto di vista di due studenti di liceo.

Tra gli spettacoli di compagnie che hanno fatto la storia del teatro ragazzi: la fiaba I sei cigni dei fratelli Grimm di Tam Teatromusi­ca (Padova) e

Fa’ la cosa faticosa, sulla sfida che non ha mai fine di educare, proposto dal Teatro delle Briciole (Parma); nella giornata conclusiva del festival (al Teatro Munari) si tengono l’incontro Scrivere per

le nuove generazion­i (ore 18.30), con l’autrice e drammaturg­a tedesca Brigitte Korn-Wimmer, e la consegna degli Eolo Awards, premi per il teatro ragazzi (ore 21). (severino colombo)

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