Corriere della Sera - La Lettura
Facciamo una follia, mettiamo su una libreria
L’austriaca Petra Hartlieb racconta la sua impresa a lieto fine (con tanta fatica)
Sembra un romanzo ma è una storia vera. Di quelle che fanno sognare gli amanti viscerali dei libri, i romantici della pagina, gli annusatori di carta stampata. C’è tutto: la coppia (lui tedesco, lei austriaca, lui manager in una casa editrice, lei giornalista culturale freelance), il pensiero un po’ matto (e se cambiassimo vita? E se aprissimo una libreria tutta nostra?), schiere di amici pronti a dare una mano (che sia prestare 40 mila euro a tasso zero o montare scaffali di legno), famiglie allargate, piccoli guai e grandi successi.
Ma Petra Hartlieb, per quanto i romanzi li scriva e ci viva materialmente in mezzo, non è un’eroina da fiction. Per questo la sua storia — che racconta in La mia meravigliosa libreria, edito da Lindau — non è solo aneddoti poetici: la
vita del libraio, in Austria come altrove, è anche burocrazia, paura di non poter pagare gli stipendi, vendite andate male, concorrenza di Amazon, tanta fatica.
«Probabilmente tutto si spiega con una parola: passione. O forse la si potrebbe chiamare follia»: il fatto è che quando Petra e Oliver, suo marito, in vacanza da amici a Vienna scoprono per caso una vecchia libreria in vendita per fallimento decidono di fare un’offerta. Un gioco? Forse, ma l’asta è vera e Petra e Oliver la vincono. Eccoli, da un giorno all’altro, diventare proprietari del negozio, «imprenditori». Si parte per Vienna e via, qui comincia l’avventura. Totalizzante: sopra la libreria c’è la casa annessa, collegata da una scala a chiocciola, «quando i bambini scorrazzano nell’appartamento o pestano sul vecchio pianoforte, l’esperienza viene in parte condivisa anche dai clienti». Petra ogni tanto lascia la cassa e sale a fare una lavatrice, o un pollo arrosto. La sera, prima di addormentarsi, i bambini scendono in libreria in pigiama, con le torce, e scelgono i libri della buona notte.
La libreria degli Hartlieb esiste davvero, a Vienna: da quell’asta del 2004 è diventata un punto fermo del quartiere di Währing, e ne è nata una seconda sede, con sezioni specializzate italiane e francesi. Petra, negli anni, si è scoperta anche scrittrice (giallista e cantrice dell’Austria di Arthur Schnitzler). La sua è la storia di una scommessa vinta ogni giorno, e il canto d’amore di una libraia indipendente per il suo mestiere. Nonostante tutto, e grazie a tutti.