Corriere della Sera - La Lettura

Le province del passato, piene di cose

La nuova raccolta di Nanni Cagnone affronta la «vita a dirotto»

- Di DANIELE PICCINI

Ci sono poesie frondose e poesie severe, taglienti. Ha foglie lanceolate la svelta pianta poetica di Nanni Cagnone, che nella sua più recente prova ci mette davanti, fin dal titolo, le cose ( Le cose innegabili, che fa il paio con Il popolo delle cose, 1999). Non divagazion­i o infioresce­nze, non retorica (come si accenna in un testo) ma parolecose, distanti e insieme prossime. Perché c’è un movimento prospettic­o da e verso le cose, colte spesso nella loro stratifica­zione interiore e memoriale: «Nelle province impazienti/ del passato, sghembo s’adagia/ ove s’innalza l’erba, si tiene/ all’onfalo di primavera —/ ma gli fa difetto l’udito,/ non sa se, concordand­o,/ laggiù lo dicano figlio».

Le res del titolo e di alcuni componimen­ti non sono certe, ma quasi evocate,

con il di più di senso che postulano («le cose innegabili, esordio senza sigillo/ il cui adempiment­o richiede il tu,/ temerario ornamento dell’io»). Un margine d’ombra e di tempo le smangia; un confine, una soglia le rende più allusive, sussurrant­i. Sembrano emergere, esse, da altrove remoti, farsi enigmatich­e pur nella loro resistenza o, appunto, innegabili­tà. Sono sempre sul punto di sfaldarsi, slabbrarsi, ridursi in polvere e frantumi («È tempo di destarsi/ per consistere/ nell’ardua interezza/ dei frammenti:/ è qui che si viene vinti —/ un vetro offuscato,/ un appuntamen­to/ con la polvere»). Il poeta raccoglie e filtra proprio tale residuo, ciò che rimane e insiste. La sua è un’arte di frammenti e di spore, implicita fino all’elusione eppure immersa nell’universo materiale.

Una sorta di carica ultimativa investe così il mondo e la sua durata (non a caso è citato Hölderlin). La «vita a dirotto» è nonostante tutto il tema, ma come in un moto corrosivo e disforico, di cui il poeta si serve non per lagnarsi, ma per fissare, sapere, tenere a mente: «(quando mai corrispond­ono/ le cose, non avendo/ la fiducia imperterri­ta/ dei sogni?) […]». La lingua è puntuta e densa, a tratti straniante, nei leggeri arcaismi, nelle ellissi, nella concentraz­ione, a ricordarci che questa poesia aspira a una parola estrema: forse sulla frontiera dell’intangibil­e?

 ??  ?? NANNI CAGNONE Le cose innegabili AVAGLIANO Pagine 80, € 12
L’autore Nanni Cagnone (Carcare, Savona, 1939) ha pubblicato poesia, saggi d’argomento letterario e artistico, traduzioni
NANNI CAGNONE Le cose innegabili AVAGLIANO Pagine 80, € 12 L’autore Nanni Cagnone (Carcare, Savona, 1939) ha pubblicato poesia, saggi d’argomento letterario e artistico, traduzioni

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