Corriere della Sera - La Lettura

Dopo la sedia elettrica di me resta un fantasma

Spia

- Di CRISTINA CRIPPA

Sono un fantasma. Sono un’illusione, un ricordo. Solo lui può vedermi, Roy, il mio carnefice, lui ode il sussurro della mia voce. Ma è a voi, spettatori, che devono arrivare le mie parole. Uno scrittore geniale, Tony Kushner, ha aperto per me uno dei tanti varchi che collegano il nostro labile e malinconic­o mondo col vostro. Sono morta a 29 anni. Avevo due figli piccoli, di 2 e 6 anni, Michael e Robert, e un marito, Julius. Ci amavamo con tenerezza e passione. Julius era ingegnere, mio fratello l’ha denunciato. Poi, perché lui «collaboras­se», McCarthy ha fatto arrestare anche me.

Spie, traditori, comunisti, ci hanno chiamati. Avrei voluto fare l’attrice, non la dattilogra­fa. E ora, ogni sera sul palcosceni­co, torno a trovare il mio nemico, l’uomo che ha ottenuto la mia condanna a morte. Morte atroce, venti minuti di scariche elettriche. Ora è lui che si contorce in una dura agonia, io mi chiedo se posso liberarmi del mio odio e perdonarlo. Non ci riesco, penso, ma quando co

mincia a piangere io vedo in lui un bambino solo, abbandonat­o, e lo consolo con una ninna nanna yiddish che può riconoscer­e. È ebreo, come me, come il giudice che ci ha negato la grazia, e col ricordo della balalaika la morte gli si fa più lieve.

Penso ai miei bambini, al loro destino di orfani figli di spie. Sorrido adesso, so che Anne e Abel Meeropol li hanno adottati e cresciuti come avrei fatto io. Abel ha scritto il testo di una bellissima e terribile canzone, Strange fruits, i frutti sono i corpi degli impiccati, innocenti, neri e italiani, che pendono da un grande albero. E questa musica accompagna il mio fluire attraverso i muri e il mio presentarm­i a voi. Qualcuno dice che Julius era veramente una spia; ma io so che lui ha sempre agito per il bene del nostro Paese, per la pace e la fratellanz­a, per il pane e per le rose e per la libertà, senza la quale nessuna felicità ha senso. Il nostro canto è interrotto, il libro è rimasto aperto. Noi abbiamo tessuto la trama delle vostre esistenze: non dimenticat­eci.

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