Corriere della Sera - La Lettura

PARMA PUNTA SUL MONET DI TANZI

- Di STEFANO BUCCI

Questa non è solo la storia di un semplice quadro, anche se si tratta pur sempre di un Monet, Claude Monet (1840-1926), tra i padri dell’impression­ismo. È l’«unico vero e proprio dipinto di Monet — assicura Simone Verde, il superdiret­tore del Complesso monumental­e della Pilotta di Parma — presente in una collezione pubblica italiana». Perché dietro La Falaise du Petit Ailly à Varengevil­le, una delle celebri scogliere vista mare realizzate da Monet tra il 1882 e il 1897, esposta fino al 28 agosto alla Pilotta (pilotta.benicultur­ali.it), c’è dell’altro: una parte (più o meno edificante) della storia d’Italia.

La Falaise faceva infatti parte della collezione privata dell’ex patron della Parmalat, Calisto Tanzi, fino al sequestro da parte della Guardia di Finanza nel 2009 nell’ambito del crac della multinazio­nale. Dopo anni di sosta nei depositi giudiziari, il capolavoro di Monet è ora a disposizio­ne del pubblico proprio grazie a questa mostra, una delle tante iniziative alle quali Verde ha affidato il rilancio della Pilotta, dalla mostra sulla Scapiliata di Leonardo da Vinci ( fino al 12 agosto) al restauro della cornice di Petitot per La Morte di Virginia di GabrielFra­nçois Doyen, il quadro più imponente della collezione.

Terminata la mostra, La Falaise potrebbe andare anche all’asta nei prossimi mesi, per

quanto vincolata dalla direzione generale Belle arti e quindi impossibil­itata a uscire dall’Italia. «L’auspicio — spiega Verde — è che possa restare a Parma nel 2020 in occasione dell’anno della città capitale italiana della cultura, un modo anche per restituire quello che era stato tolto a Parma».

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