Corriere della Sera - La Lettura
Michelangelo, Picasso e... la potenza dei maestri
L’era digitale, dove il motore di ricerca diventa fonte di conferme, ci spinge a fare a meno del maestro. Maestri alla Casa delle Esposizioni di Illegio (Udine, fino al 6 ottobre, illegio.it), a cura di Alessio Geretti, ci esorta invece a recuperare la figura del magister, nel nome di un umanesimo in pericolo. In mostra oltre 40 opere dal Tardo Gotico al Novecento accomunate dalla stessa missione: rivalutare la figura del maestro il cui compito è quello di «tenere in vita il sapere rendendo le persone capaci di attingervi e condividerlo», scrive Geretti (sopra: Alexandre Cabanel, Michelangelo nel suo studio, 1859). Così in San Luca che dipinge la Vergine, attribuito a Raffaello, l’evangelista diventa protagonista della trasmissione della fede anche dal punto di vista iconografico. Ma spesso la vicenda diventa terrena, come nella Morte di Seneca di Luca Giordano e nel Diogene di Jules Bastien-Lepage, dove l’umanità viene messa a nudo. Chiude Picasso, con l’omaggio del 1957 a Las Meninas di Velázquez: da maestro a maestro. (alessandro zangrando)