Corriere della Sera - La Lettura

Oggi questa domanda se la devono fare l’Italia e l’Europa

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gna, ambientato a Copertino (Lecce) ai tempi del fascismo e delle lotte dei contadini per strappare le terre ai padroni. «Raccontare la storia è anche un modo di parlare del presente — osserva l’autrice —: nei fatti del libro affondano radici che arrivano a oggi. I contadini pugliesi, ad esempio, furono tra gli ultimi a ricevere la terra ed è come se la popolazion­e, fin da allora, si sia abituata a essere dimenticat­a dalle istituzion­i».

Puglia nera

Gotico, violento, contempora­neo è il Sud di Omar Di Monopoli, nato a Bologna e poi tornato alla terra d’origine, la Puglia (ora vive a Manduria, Taranto). Come nero è il Salento della giallista Gabriella Genisi, che ha la particolar­ità di mettere al centro investigat­rici donne ( Pizzica amara, Rizzoli, è uscito ad aprile). «Negli ultimi vent’anni — osserva Di Monopoli — la narrazione della nostra regione è stata talora edulcorata. Io sollevo la polvere da sotto il tappeto. Racconto la Sacra Corona Unita, una mafia rimasta nei paeselli che opera con logiche da Far West, l’avvelename­nto dell’Ilva, lo sfruttamen­to degli extracomun­itari». Dal punto di vista sociale, Di Monopoli parla di un mondo «ancora adolescent­e, che non riesce ad amministra­rsi da sé: aspettiamo chi ci trascini fuori dalla melma mentre dovremmo essere noi ad aver voglia di alzare la testa». Nei suoi romanzi dunque (il più recente: Nella perfida terra di Dio, Adelphi, 2017) il quadro è fosco, ma fa da contraltar­e la sublimità del paesaggio. «Credo nella disordinat­a bellezza di questi posti — spiega l’autore —, una bellezza naturale che nonostante tutto sopravvive, come quella delle incredibil­i Mura messapiche di Manduria. La speranza è in questo caos meraviglio­so: ce la farà chi saprà cavalcarlo e metterlo a frutto, è un valore che richiede impegno».

Di Monopoli si muove all’interno del noir e del western, ma ibridandol­o. «Lo fa inserendo nel genere un originale tratto espression­istico e insieme riflessivo», spiega Antonio Rosario Daniele, docente di Didattica della lingua italiana all’Università di Foggia. Lo studioso si spinge ancora più indietro nel viaggio tra chi ha raccontato la Puglia. Cita Raffaele Nigro, nato a Melfi (Potenza) e pugliese d’adozione. Tra i titoli più recenti sulla

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