Corriere della Sera - La Lettura
Il docente di greco perde il cuore e trova i desideri
Narrativa italiana/3 Chiara Valerio racconta le metamorfosi delle relazioni con excursus classici
Si perdono i pezzi, concretamente, interi organi interni, ma la vita continua. Almeno per il protagonista del nuovo romanzo di Chiara Valerio Il cuore non si vede che si apre con un incipit calco de La metamorfosi di Franz Kafka: «Una mattina, dopo sogni inquieti, Andrea Dileva si era svegliato nel suo letto, senza il cuore». In un giorno qualunque, Andrea, professore quarantenne di greco tra i più bravi della sua generazione, non lo sente più battere ma è vivo. Nessuno se ne sarebbe accorto, non fosse che la compagna Laura, di fianco a lui, scatta a sedere «come punta da un insetto»: quella mancanza si sente e sarà un’assenza che pesa su diversi piani, in quello degli eventi, delle domande sugli effetti e in quello parallelo dei sentimenti. Senza cuore, spariscono forse le emozioni o i ricordi di quelle che ha provato? Non sembra, tanto che la giornata, dopo lo choc, inizia come qualsiasi altra, ma altre situazioni rendono diversa la sua routine.
Andrea è bigamo dichiarato, lo è sempre stato, oltre a Laura ha una relazione senza sesso con Carla, sposata e in crisi, che ha un figlio piccolo, Simone, con cui il professore lega subito. È la sua famiglia sui generis, con cui fa colazioni e gite in campagna, la cui realtà lo soddisfa a livello mentale e sentimentale, ma senza che vi sia la carne di mezzo. Per quella, c’è Laura, anche se con lei non vuole figli. Nessuna delle vite di Andrea è piena e intanto scompaiono altre parti, come i polmoni. Si fa visitare dall’amica Angelica, anatomo-patologo o «dottore dei morti», di cui era stato l’unico uomo prima che si scoprisse lesbica, che guardando le lastre commenta: «Ci sono ben definite le ombre di cuore e polmoni. Una specie di calco. Le ombre dei tuoi organi». Continuano a funzionare, altrimenti morirebbe, ma sono scomparsi: gli organi che spariscono sono forse il riflesso della sua incompiutezza nelle relazioni. È un’opzione, ma non è l’unica e in questa versatilità di interpretazioni il romanzo ha una sua innegabile ricchezza.
L’immagine d’avvio, che ha presa inattesa e surreale sul lettore, spinge Chiara Valerio a percorrere da funambola la sua storia con un tono simbolico complesso, più che da favola o da apologo, da mito contemporaneo o meglio da monstrum alla latina — «ciò che viola l’ordine naturale delle cose» — calato però nel quotidiano di Roma e ispirato a una generazione di quarantenni, «a quelli che avevano provato a fare della laicità un’estetica». Il flusso della narrazione — senza nessun capitolo, ma in paragrafi staccati — è costruito con continui cambi di focale sui singoli personaggi spesso in terza persona, senza tralasciare momenti che ne toccano il passato, e con l’uso del discorso libero indiretto: un caleidoscopio narrativo che riattiva memorie di Virginia Woolf, buona ossessione per Valerio che ne ha tradotto tre romanzi per i tipi di Nottetempo. A incepparlo, talvolta, sono le frequenti domande e alcuni excursus mitologici interessanti ma filosofici, come sul «chiodo di Talo», strano organo di cui si parla nel Libro delle meraviglie del greco Flegonte. Un racconto utile a pensare ad Andrea e al suo essere un unicum senza organi, ma che devia e distrae dalla storia e da temi cari all’autrice, anche in altre sue opere, come l’amore e l’identità sessuale.
La vita del protagonista prosegue, senza veri eventi traumatici, fino a un finale che colpisce e ne illumina a posteriori il percorso offrendo un’altra immagine, speculare alla precedente, alla sua vicenda. Andrea, crediamo, è in fondo il centro cavo — tanto quanto il cuore è un organo muscolare cavo — dei diversi desideri che scorrono attraverso di lui: è lo specchio adulto del primo amore di Carla bambina, di quando undicenne per un soffio non venne molestata e si innamorò dell’adulto che la insidiava, è l’incompiuto di Laura, che sogna un figlio mentre lui lo adotta in un’altra relazione, è il caso indecifrabile per la ex Angelica che da medico cerca di capire invano cosa sta succedendo all’amico. Andrea pulsa di irrisolti desideri altrui, senza aver riconosciuto il suo battito, senza aver mai trovato il suo cuore.