Corriere della Sera - La Lettura

Asta nel nome di re Mida Oro, tutto oro, soltanto oro

-

Non è un caso se l’oro di Tutankhamo­n, messo in mostra alla Grande Halle de la Villette di Parigi da marzo a settembre, sia stato capace di attrarre 1.423.170 visitatori, diventando la mostra più vista di sempre ( Le Trésor du Pharaon), almeno in Francia. Il re dei metalli continua, dunque, a fare spettacolo, a raccontare le grandi civiltà dell’umanità, mettendo a confronto artisti e artigiani sul difficile campo di un materiale che può essere, a seconda della lavorazion­e e dell’artefice, elegante oppure pacchiano, raffinato oppure volgare. The Midas Touch («Il tocco di Mida» dal nome del mitico re della Frigia, figlio adottivo di Gordio e di Cibele, che da Dioniso aveva ricevuto il dono di trasformar­e in oro qualsiasi cosa toccasse) era il titolo della prima asta di Sotheby’s interament­e dedicata all’oro, andata in scena il 17 ottobre 2018 a Londra. Visto il successo, è ora pronta la replica, in programma il 29 ottobre, sempre da Sotheby’s a Londra (la lista delle opere non è stata ancora ufficialme­nte chiusa). Dove potrebbe magari passare qualcuno dei must della passata edizione come il busto in oro massiccio di Kate Moss firmato da Marc Quinn ( Sogn of the

Siren, 2010, all’epoca battuto per 420.728 euro, a fianco), ma dove ci sarà (di certo) la coppia di teste di cavallo (in oro e diamanti) realizzata nel 1949 da Herbert Haseltine (sotto) che parte con una stima compresa tra 700mila e 900 mila euro. Ennesima conferma: l’oro non è solo l’elemento chimico con numero atomico 79, contrasseg­nato nella «Tavola degli elementi» con il simbolo Au (dal latino aurum), ma un simbolo di potere e prestigio, buono per tutte le stagioni.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy