Corriere della Sera - La Lettura
Bertolucci allenatore batte Pasolini calciatore 5 a 2
Da un lato maglie rosso-blu, quelle del Bologna, dall’altro sgargianti divise viola psichedeliche, pensate per confondere gli avversari. Il 16 marzo 1975 sul campo del parco della Cittadella di Parma si sfidarono due singolari squadre di calcio: la rappresentativa della troupe di Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, tifoso appassionato del Bologna, contro quella di Novecento di Bernardo Bertolucci, che proprio quel giorno compiva 34 anni. I due registi stavano lavorando a pochi chilometri di distanza: Bertolucci nella bassa emiliana, Pasolini vicino a Mantova. Decisero di incontrarsi a Parma per l’incontro: Pasolini in campo, Bertolucci in panchina. La «partitella» viene raccontata dal documentario Centoventi contro Novecento scritto da Alessandro Di Nuzzo e diretto da Alessandro Scillitani, presentato oggi, domenica 29 settembre, alla Triennale di Milano (ore 17, Sala Lab) per Milano Calcio City, rassegna dedicata al racconto del gioco del calcio (milanocalciocity.it); dove si parlerà anche del libro Il calcio secondo Pasolini di Valerio Curcio (Aliberti) sulla grande passione del poeta. Risultato finale 5 a 2 per i viola, e fu Bertolucci (qui sopra, a destra, con l’attrice Laura Betti e Pasolini; foto di Deborah Beer © Archivio Cinemazero Images, Pordenone) a lasciare il campo con la coppa del vincitore. (cecilia bressanelli)