Corriere della Sera - La Lettura

Le mie donne-mucca non si arrendono

- di ALESSANDRA MUGLIA © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

India Sujatro Ghosh fotografa giovani e anziane con teste bovine per denunciare la condizione femminile. Perciò è perseguita­to. Ora è a Catania

Le donne-mucca sono sbarcate in Italia. Dopo aver girato il mondo sulle ali dei social e richiamato l’attenzione dei media internazio­nali, le immagini delle ragazze con la maschera di vacca in testa di Sujatro Ghosh sono approdate a Catania. Trenta scatti selezionat­i tra gli oltre 500 realizzati in due anni da questo artista e attivista indiano sono in mostra alla Galleria Plenum. Fotografie fatte con il telefonino e diffuse via Instagram in quello che Ghosh definisce un «progetto dell’uomo comune»: comune per i mezzi usati, non certo per l’idea. Figure femminili, in sari o vestite all’occidental­e, riprese in strade qualunque o davanti a luoghi simbolo come il Taj Mahal e il Golden Gate, in viaggio su un treno o su una barca, ma anche sempliceme­nte sdraiate sul proprio letto, a casa, per dire che in India le donne sono vulnerabil­i ovunque. Molto più delle vacche, sacre per gli indù.

Ghosh ha scelto il codice del grottesco, della provocazio­ne ironica per trattare un te ma mol to s e r i o . « Ho p e n s a to c h e l’umorismo potesse essere un modo per aiutare le persone a essere più consapevol­i. Volevo rendere l’assurdità di un Paese dove le mucche sono considerat­e più importanti delle donne e ci vuole più tempo a rendere giustizia a una signora aggredita o violentata che a un bovino», spiega Ghosh, 26 anni, originario di Calcutta, arrivato a Catania per il vernissage: i tempi lunghi dei tribunali contro quelli brevissimi dei gau rakshak, i «protettori delle mucche», radicali indù che armati di spranghe di ferro e bastoni danno la caccia a chiunque sia sospettato di macellare o mangiare il manzo, con botte e linciaggi. Questi gruppi estremisti si sono rafforzati dal 2014, da quando è al governo il partito nazionalis­ta indù del premier Narendra Modi.

L’idea di dare vita a questo efficace cortocircu­ito è venuta a Ghosh a New York. «Mi sono imbattuto nelle maschere di vacca, ne ho comprate un po’ e le ho portate a casa, a Calcutta. Le avrei usate, pensai, per mostrare questo paradosso e far riflettere sui crimini che si compiono nel mio Paese “in nome delle mucche” e della religione».

A due anni di distanza Ghosh traccia un bilancio: «All’inizio ho dovuto ricorrere a parenti e amiche per trovare le modelle e ho scattato soprattutt­o a Delhi e Calcutta, poi sono arrivate candidatur­e a pioggia, la gente ha iniziato a darmi appuntamen­to ovunque, ho ricevuto una valanga di apprezzame­nti e finanziame­nti con il crowdfound­ing ». Eppure nessuno in India accettereb­be di esporre queste foto: «Le gallerie rischiereb­bero troppo, qualsiasi iniziativa di natura politica non allineata alle posizioni del governo viene osteggiata». Lo stesso Ghosh è finito sotto attacco dei nazionalis­ti indù: «Sono stato inseguito, sono venuti a cercarmi a casa. Alcuni sgherri si sono presentati con aria minacciosa dai miei genitori a Calcutta chiedendo di me».

Chiari avvertimen­ti che hanno creato un clima di terrore. Uno degli ultimi scatti è una donna seduta su un cumulo di macerie: foto iconica del bilancio amaro di questi due anni di lavoro. Amaro ma non definitivo: le donne-mucca non si arrendono.

 ??  ??
 ??  ?? L’autore Sujatro Ghosh (qui sopra) è un artista-attivista nato a Calcutta 24 anni fa. Dopo le prime esperienze da fotoreport­er al seguito di Organizzaz­ioni non governativ­e impegnate sui diritti delle donne e temi ambientali, ha avviato nel 2017 il progetto Cow mask: fotografar­e con lo smartphone donne con il volto coperto da una maschera di mucca (a sinistra) e divulgarle su Instagram. L’obiettivo: sensibiliz­zare la gente su come in India le mucche siano trattate meglio delle donne e innescare un cambiament­o di mentalità L’appuntamen­to Holy Cow è il titolo della mostra in corso fino al 19 ottobre alla Galleria Plenum di Catania con trenta delle oltre 500 fotografie del progetto. È la seconda mostra personale di Ghosh dopo quella tenuta a Laval, fuori Parigi
L’autore Sujatro Ghosh (qui sopra) è un artista-attivista nato a Calcutta 24 anni fa. Dopo le prime esperienze da fotoreport­er al seguito di Organizzaz­ioni non governativ­e impegnate sui diritti delle donne e temi ambientali, ha avviato nel 2017 il progetto Cow mask: fotografar­e con lo smartphone donne con il volto coperto da una maschera di mucca (a sinistra) e divulgarle su Instagram. L’obiettivo: sensibiliz­zare la gente su come in India le mucche siano trattate meglio delle donne e innescare un cambiament­o di mentalità L’appuntamen­to Holy Cow è il titolo della mostra in corso fino al 19 ottobre alla Galleria Plenum di Catania con trenta delle oltre 500 fotografie del progetto. È la seconda mostra personale di Ghosh dopo quella tenuta a Laval, fuori Parigi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy