Corriere della Sera - La Lettura
Colazione da Tiffany Anzi di più: pranzo e cena
Quando, nel 1887, fu battuta all’asta parte dei gioielli della Corona imperiale francese, ad aggiudicarsene più di due terzi fu un gioielliere americano, Charles Lewis Tiffany. Era l’inizio di un impero che ancora oggi regna sulla Quinta strada, a New York. Questa e altre storie ancora racconta la mostra Jewelry for America, al Metropolitan Museum (fino al 5 aprile 2020, metmuseum.org). Tre secoli di gioielli, dalle collezioni del Met: dai semplici anelli da lutto dei coloni della prima ora alle straordinarie creazioni degli artisti del Liberty e del movimento Arts and Crafts, con elaborati trionfi di fiori e animali (sopra: Florence Koehler, Spilla, 1905 circa). Gli oggetti preziosi raccontano l’evoluzione del costume e dei gusti. E dell’economia, come i diamanti di Tiffany e degli altri colossi dell’oreficeria newyorchese e, in direzione contraria, i materiali poveri usati per i gioielli «di crisi», realizzati negli anni tra la Grande Depressione e il secondo dopoguerra. ( giulia ziino)