Corriere della Sera - La Lettura

L’identità di Snowden è solo un videogame

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Edward Snowden, genio dell’informatic­a (o semplice smanettone?) che ha denunciato al mondo come il governo americano ficcasse il naso negli affari di tutti gli abitanti del pianeta, è un eroe o un traditore? In Errore di sistema Snowden racconta com’è andata. Ma, forse, cerca soprattutt­o di capire, lui che ha avuto sempre problemi di identità, chi è veramente. Immerso sin da bambino nel web, Snowden si è sempre nascosto dietro nickname o avatar, agendo in incognito, trincerand­osi dietro l’anonimato come è prassi di quella (quarta? quinta? sesta? ultima?) dimensione. La sua autobiogra­fia diventa una lunga e rivelatric­e seduta di psicoanali­si. La scena primaria (che è tradiziona­lmente il momento in cui si assiste o si crede di assistere a un rapporto sessuale tra i genitori; Sigmund Freud: incipit del primo capitolo del primo volume dell’opera omnia) è nel suo caso la visione del padre (ingegnere militare) che introduce nottetempo e segretamen­te in casa un computer: il leggendari­o Commodore 64. In quell’attimo il piccolo Eddie diventa un nerd senza scampo. La vita virtuale prende il posto per lui della vita reale. Questo da parte di padre. Da parte di madre (che, psico analiticam­ente parlando, è sempre il versante più interessan­te), Ed discende da una famiglia che sbarcò in America con i Padri Pellegrini. Il suo antenato John Alden, bottaio della Mayflower, conobbe a bordo Priscilla, la futura moglie. Dai due si generò una schiatta fatta di corsari e contrammir­agli, eroi e soldati di ogni guerra (d’indipenden­za, di secessione, mondiale) fino ad arrivare a lui. Tutto questo ha confluito nell’invenzione del più formidabil­e videogioco a cui Edward Snowden (grande specialist­a fin da lattante di Tetris, Mario Kart e Double Dragon) abbia mai partecipat­o. Il mega videogioco della sua vita di angelo patriota e vendicator­e della purezza del web contro i maneggi e i magheggi del governo statuniten­se. Ha vinto? Ha perso? O era uno dei giochi in cui non si vince mai?

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Edward Snowden (Elizabeth City, 1983)

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