Corriere della Sera - La Lettura

Il viaggio in Toscana di Bellotto sulle tracce dello zio Canaletto

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Fino al prossimo 6 gennaio la Fondazione Ragghianti di Lucca, nel Complesso monumental­e di San Micheletto, dedica una mostra al pittore veneziano Bernardo Bellotto (1721-1780), uno dei maggiori rappresent­anti del vedutismo settecente­sco. Nell’esposizion­e Bernardo Bellotto 1740. Viaggio in Toscana curata da Bozena Anna Kowalczyk (fondazione­ragghianti.it) saranno presenti alcune opere rare mai viste insieme che raccontano il soggiorno di Bellotto in Toscana. Per lui, nipote di Canaletto, sarebbe stata la prima esperienza che gli avrebbe permesso di mettere in pratica gli insegnamen­ti dello zio, diventando­ne prima un grande emulatore e acquisendo poi il proprio stile originale con un’attenzione maggiore verso il realismo. Gli studi archivisti­ci hanno portato ad anticipare di un paio di anni la data di questo viaggio e a collocarlo nel 1740, quando Bellotto aveva solo diciott’anni. Eppure, nonostante la giovane età, seppe realizzare capolavori come le vedute della città di Lucca (sopra: Piazza San Martino con la Cattedrale, 1740), esposte in mostra insieme a cinque disegni provenient­i dalla British Library, e ad alcuni dipinti che hanno come soggetto i monumenti di Firenze. (chiara pagani)

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