Corriere della Sera - La Lettura
Invecchiamento e sfide digitali: gli studenti «lavorano» in Tribunale
Oltre a ricercatori e a docenti, già impegnati nella collaborazione, gli accordi di cooperazione fra l’Università di Verona e il Tribunale della città coinvolgeranno per la prima volta gli studenti. La convenzione, firmata il 18 novembre scorso da Stefano Troiano, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, e da Antonella Magaraggia, presidente del Tribunale di Verona, ha infatti istituito la possibilità di svolgere tirocini formativi direttamente a contatto con magistrati e cancellerie. «Queste nuove disposizioni — spiega Troiano — consentiranno all’Università di contribuire allo sviluppo di forme innovative di sinergia per una migliore efficienza della giustizia. Lo scopo è quello di valorizzare in particolare l’apporto degli studenti, a cui sarà offerta una non comune opportunità di arricchimento formativo e di sviluppo di una visione trasversale e concreta». Tra i primi obiettivi della collaborazione — che includerà attività divulgative e l’organizzazione di seminari e progetti di ricerca — ci sarà l’analisi del rapporto tra le fasce più anziane della popolazione e l’attuale digitalizzazione, nella prospettiva di una gestione più agile e accurata delle relative problematiche giudiziarie. A tal proposito verranno coinvolti principalmente due gruppi di ricerca: «Invecchiamento della popolazione e passaggi generazionali» e «Digits. Informazione e dati nella società globale dell’informazione tecnologica: diritti, responsabilità e tutele», entrambi già parte del piano di ricerca d’eccellenza «Diritto, cambiamenti e tecnologie» dell’ateneo veronese.