Corriere della Sera - La Lettura
L’istituzione
Planet Word è il museo delle lingue del mondo che aprirà nella primavera del 2020 a Washington, negli Stati Uniti (planetwordmuseum.org)
In Italia
Martedì 17 dicembre si terrà a Roma la prima riunione del gruppo di lavoro per «un Museo Nazionale della Lingua Italiana» creato dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo presso la Direzione generale biblioteche e istituti culturali. Del gruppo, coordinato dal linguista Luca Serianni, fanno parte, tra gli altri, rappresentanti dell’Accademia della Crusca, dei Lincei, della Società Dante Alighieri, dell’Associazione per la Storia della Lingua Italiana e dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Oltre a curare gli aspetti scientifici del progetto, il gruppo ha «il compito di delineare un percorso tecnico, amministrativo, giuridico e finanziario che possa portare alla realizzazione di un Museo Nazionale della Lingua italiana», tramite una relazione da presentarsi entro il 31 maggio 2020
Le mostre
La lingua italiana un museo non ce l’ha né l’ha mai avuto ma sull’italiano e la sua storia ci sono state alcune importanti mostre. Una fu allestita nel 1960 dalla Crusca nella Biblioteca Nazionale di Firenze, per celebrare il millenario della lingua italiana: il primo dei 96 documenti esposti era proprio il placito di Capua del 960, considerato l’atto di nascita della nostra lingua. Del 2003, promossa dalla Società Dante Alighieri, la mostra Dove il sì suona: l’eco di un verso di Dante come titolo dell’esposizione ospitata per 10 mesi agli Uffizi e nel 2005 riallestita in una nuova versione al Museo Nazionale Svizzero di Zurigo col titolo La dolce lingua. L’italiano nella storia, nell’arte, nella musica
L’immagine
Slavs and Tatars (collettivo, 2006), Mother Tongues & Father Throats («Madre lingue e padre gole», 2012, installazione), Künstlerhaus, Stoccarda, Germania