Corriere della Sera - La Lettura
Montagne, 50 sfumature di bianco
Scaffali La guerra, la sfida sportiva, la letteratura e l’arte in alcuni libri (classici o recenti)
Da quando gli uomini vanno in montagna ne scrivono anche. Agli inizi, parliamo degli esordi dell’alpinismo moderno nella prima metà dell’Ottocento, l’avventura era impreziosita dalle osservazioni di carattere scientifico, ricche di scoperte geografiche, fisiche e climatiche. Poi divenne puro sport, gara fisica, gara tra l’individuo e la natura, prima che competizione tra atleti allenati con cura. Da che se ne scrive uno dei dibattiti più sentiti è stato se la letteratura di montagna fosse davvero parte della «letteratura» a pieno titolo, oppure svago e vacanza. Il tema resta aperto. Ma sempre c’è stato l’amore per le «terre alte». E di questo parliamo. Ora che finalmente è caduta la neve prima del Natale.
È questa la neve migliore che inspessisce i ghiacciai, fa «fondo» sui pendii, promette una buona stagione invernale. È dunque questo il momento migliore per leggere libri di montagna. Che titoli suggerire tra i banchi specializzati delle librerie, quasi tutte ormai con almeno uno scaffale dedicato alla montagna? Un primo volume che viene in mente è la biografia di Edward Whymper, L’ombra del
Cervino, pubblicata da Hoepli e scritta con precisione anglosassone dallo storico Ian Smith. Un’opera affascinante, che va molto oltre la prima salita della «grande becca» nel 1865, con la narrazione dell’archetipo di tutte le tragedie di montagna. Ma ci rivela quanto eclettico, ricco e intelligente fosse l’amore di Whymper per il «terreno di gioco dell’Europa», come allora i figli dell’aristocrazia britannica descrivevano le Alpi.
Restando alla storia, altri due titoli riservano sorprese. Uno è l’ormai classico La guerra
bianca, di un altro storico inglese, Mark Thompson (il Saggiatore), che racconta la Prima guerra mondiale sul fronte alpino. E l’altro, pubblicato per i tipi di Solferino, è
Lassù sulle montagne: la raccolta ragionata degli articoli relativi alla montagna pubblicati dal «Corriere della Sera» dall’anno della sua nascita, nel 1876, al 1980. Qui si ritrova il meglio di Dino Buzzati sul tema, ma anche quanto centrale fosse l’argomento nelle cronache e le attenzioni dell’opinione pubblica italiana sino alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso.
Si spiega anche così il successo della ristampa dei volumi di Walter Bonatti (sedici monografie uscite con il «Corriere della Sera») e dei libri dei suoi emuli molto più giovani come Simone Moro ( I sogni non sono in
discesa, Rizzoli, è il titolo più recente) o Hervé Barmasse ( La montagna dentro, Laterza). Da segnalare infine il lavoro di Franco Brevini da poco in libreria: Il libro della neve. Avventure, storie, immaginario (il Mulino): la neve nella letteratura, nella storia (anche dell’arte), nella ricerca scientifica, nella sfida sportiva.