Corriere della Sera - La Lettura
SAM WILLIS JAMES DAYBELL
Storia imprevedibile del mondo Traduzione di B. Alessandro D’Onofrio e Alessio Pugliese IL SAGGIATORE Pagine 514, € 35
Storici Sam Willis è autore, tra le altre cose, di documentari per la National Geographic. Il saggista James Daybell è membro della Royal Historical Society di Londra
Durante l’assedio di Sebastopoli — evento decisivo della Guerra di
Crimea (1853-1856) combattuta dalla Russia contro Impero ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna — il comandante dell’armata britannica, Lord Raglan, concesse ai suoi soldati di farsi crescere la barba. Una decisione che liberò le truppe dall’inconveniente di rasarsi in condizioni precarie e che, al tempo stesso, garantiva una minima protezione dal gelo russo. Rientrati in patria dopo la vittoria, i «barbuti» soldati inglesi vennero accolti come eroi. Da allora, la barba, prima vietata dall’esercito britannico perché non conforme a un’idea di ordine e autorità, divenne un simbolo positivo.
La concessione di Lord Raglan è uno degli aneddoti raccolti dagli storici inglesi Sam Willis (1977) e James Daybell (1972) nel saggio Storia imprevedibile del mondo (il Saggiatore). Il volume passa in rassegna, tra le altre cose, oggetti, parti del corpo, eventi atmosferici che sono stati protagonisti, sotto traccia, della storia. L’intento degli autori è narrare «i grandi temi del passato — dai Tudor alla Seconda guerra mondiale, dall’Impero romano all’epoca vittoriana — passando attraverso argomenti sorprendenti» come la barba. O la polvere.
Protagonista della Rivoluzione industriale e delle tempeste che colpirono gli Stati Uniti e il Canada negli anni Trenta (le cosiddette
dust bowl), la polvere portò con sé nuove invenzioni e stratagemmi per debellarla. Per esempio, nell’Inghilterra del XIX secolo si moltiplicarono gli acquisti di tappeti sotto i quali nasconderla, cambiando così anche lo stile di arredamento. Nel
Capitale (1867), Karl Marx fa riferimento alla polvere sollevata dai «cenciaioli», venditori ambulanti che frugavano tra i rifiuti per le strade in cerca di oggetti da riciclare, per descrivere le conseguenze della forsennata produzione capitalista.
La mano, al centro di riti e cerimonie, ha un valore simbolico. Per esempio, il palmo sollevato per pronunciare un giuramento è un retaggio che dal passato arriva a noi. Nel Medioevo, in Francia e in Inghilterra, si credeva che il «tocco reale», con il quale il sovrano imponeva le mani su una persona, potesse curare le malattie. Questa presunta abilità, considerata alla stregua di una magia, era conferma del diritto divino dei regnanti. Nell’Ottocento furono gettate le basi scientifiche per la comprensione delle nuvole come mezzo di previsione del tempo. L’Atlante delle nubi
(1890) raccoglieva tavole a colori che permettevano un’analisi approfondita di un evento atmosferico per secoli sfruttato come mezzo di navigazione. Una svolta che modificò anche il modo in cui l’uomo programmava la propria quotidianità.