Corriere della Sera - La Lettura
Patto tra medicina, ingegneria, diritto: il dottorato sui cambiamenti climatici
Da tempo attiva sul fronte dei temi ambientali, la Scuola Universitaria Superiore Iuss di Pavia ha aderito nel 2019 al centro interuniversitario 3Csa (Centre of climate change studies and sustainable actions, coordinato da Roberto Buizza; vedi «la Lettura» #380 del 10 marzo) iniziativa federata sulla climatologia di tre atenei: Sant’Anna di Pisa, Normale di Pisa e appunto Iuss. Lo stesso istituto ha organizzato in ottobre (con l’università pavese) il convegno Il cambiamento climatico tra mito e realtà, mettendo a confronto ricerche condotte nelle varie discipline in un’ottica multidisciplinare. Ora lo Iuss, che accoglie corsi post-laurea, ha dato un’ulteriore spinta alle iniziative di ricerca per lo sviluppo sostenibile e lo studio dei cambiamenti climatici e degli strumenti per contrastarli: un dottorato di ricerca nazionale che coinvolgerà anche altre università italiane (che interverranno con le loro competenze per formare i giovani laureati, sotto il coordinamento dello Iuss). In pratica, si tratterà di due cicli di dottorato triennale con 60 borse di studio a ciclo, finanziati dal Miur con 3,9 milioni di euro del fondo 2019 per le università. «Sono temi per i quali — fa sapere l’istituto — è necessario mettere insieme competenze diverse fra loro e fra queste l’economia e il diritto, la scienza e l’ingegneria, la biologia e la medicina. Occorrono nuove competenze per la complessità dei fenomeni che governano le relazioni tra le attività dell’uomo e l’ambiente, tra le scelte politiche e le conseguenze sulla produzione industriale, tra il consumo del suolo e delle materie prime e le migrazioni».