Corriere della Sera - La Lettura

Le terre inquinate del Nord

- Di PATRIZIA VARONE

La Terra di Sotto è la documentaz­ione fotografic­a (in queste pagine alcune immagini) del paesaggio che spezza la narrazione di un Nord Italia pulito e invita a un lavoro integrato sulle bonifiche al di là della geografia. Perché il territorio su cui viviamo, l’Italia, riguarda tutti. Settanta casi trattati, significat­ivi per tipologie di inquinamen­to, 517 chilometri di autostrada da Torino a Venezia, tra valli alpine e Po. La Terra di Sotto toglie il velo a un’Italia sconosciut­a. Luca Quagliato (nella foto a sinistra) con la macchina fotografic­a ha intrapreso nel 2014 questo viaggio attraverso i paesaggi della Lombardia alla scoperta di siti contaminat­i da discariche e sversament­i. «Tutto è cominciato — racconta — quando via Selvanesco, l’area tra via dei Missaglia e via Ripamonti a Milano, è stata ripulita dopo il ritrovamen­to di centinaia di carcasse di auto bruciate. Sorpreso da una condizione ambientale pericolosa per la salute a pochi passi da casa, ho raccolto dati Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) della Lombardia mettendoli in relazione con casi di cronaca e li ho poi incrociati con i dati Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Mi si è presentata una situazione molto più complessa e grave: la questione degli illeciti inquinanti metteva in relazione tutto il Nord».

Luca Quagliato ha così fotografat­o — secondo i canoni tipici delle immagini di paesaggio affinché sia lo stesso paesaggio a mostrare, osservando, ciò che è mutato — luoghi significat­ivi tra Piemonte e Veneto. Ma per divulgare informazio­ni utili ha bisogno d’aiuto. Nel 2016 entrano in gioco Luca Rinaldi, giornalist­a di Investigat­ive Reporting Project Italy, che ha narrato la storia di un secolo di rifiuti al Nord; Massimo Cingotti, un cartografo che ha rappresent­ato in maniera transregio­nale le criticità dell’ecosistema del Nord Italia; Matteo Aimini, un architetto che ha ripercorso lo sviluppo urbanistic­o in relazione all’ambiente e alla densità industrial­e.

Nasce così il progetto del libro. «La modalità di sversament­o e di trattament­o degli inquinanti — continua Quagliato — ha facilitato l’infiltrazi­one di elementi critici nell’ecosistema. Ci sono condizioni estreme nelle province di Vicenza, Padova e Verona, il cosiddetto “granaio d’Italia”, sede del più importante distretto conciario italiano, dove a causa delle sostanze perfluoroa­lchiliche (Pfas) penetrate nelle falde acquifere, per anni, migliaia di persone sono state contaminat­e. E con loro le coltivazio­ni e gli allevament­i. Si sta operando con misure che blocchino la falda acquifera contaminat­a, una delle più estese d’Europa, che, nonostante il filtraggio quotidiano tramite carboni attivi, non porterà più acqua potabile. Si costruisco­no nuove tubature per l’approvvigi­onamento di acqua potabile che oggi non si beve più dal rubinetto. I costi per le comunità e per il territorio risultano elevatissi­mi. Le aree inquinate, pur se bonificate o messe in sicurezza, restano modificate in modo permanente».

La Terra di Sotto. Viaggio nel contaminat­o Nord uscirà a maggio, edito da Penisola Edizioni in collaboraz­ione con Urbanautic­a Institute diretta da Steve Bisson. «Ha l’obiettivo — conclude Quagliato — di diventare uno strumento di comprensio­ne del territorio. L’illecito si insinua in modo subdolo nel paesaggio».

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