Corriere della Sera - La Lettura

Le temperatur­e oltre la media: primavera calda, estate caldissima

Le proiezioni climatiche del meteorolog­o per il continente

- Di MATTIA GUSSONI

Caldo. Sarà questa la parola d’ordine per le prossime stagioni, vale a dire primavera ed estate. Secondo quanto indicano le proiezioni climatiche sul lungo periodo, infatti, pare proprio che i mesi che andranno da marzo ad agosto saranno in linea con quelle degli ultimi anni, da quando, cioè, il problema del cambiament­o climatico s’è fatto sempre più evidente e pressante con uno sfasamento dei classici canoni stagionali anche in Italia. Ma che cosa sono le proiezioni climatiche di lungo periodo? Brevemente potremmo dire che sono lo strumento che ci permette di rispondere oggi a una domanda come: «Che tempo farà tra due mesi?». Sostanzial­mente un tentativo di predire, con molto anticipo, l’andamento meteorolog­ico a grandi linee su vaste scale areali che consiste nel valutare una serie di indici come quelli solari, atmosferic­i, oceanici e altro con le possibili teleconnes­sioni (se in questa parte del pianeta succede questo, allora statistica­mente dopo un po’ di tempo in quell’altra parte del pianeta succederà quest’altro...). In Europa, punto di riferiment­o del settore è il Centro europeo per la previsione meteorolog­ica a medio termine (European center medium weather forecast) con sede a Reading (Regno Unito).

Dunque la nostra primavera: sarà contraddis­tinta da temperatur­e diffusamen­te oltre la media, tra 0,5 e 1,5° C, su buona parte dell’Italia. Un trend a cui siamo già stati abituati negli scorsi mesi. Dopo un autunno con precipitaz­ioni da record, infatti, siamo entrati nella stagione invernale che, almeno per ora, è stata caratteriz­zata dall’alta pressione: temperatur­e miti e piogge scarse dunque, anche se nelle prossime settimane potrebbe esserci qualche sorpresa.

Analizzand­o nel dettaglio la mappa (qui a destra) che mostra le anomalie di temperatur­a previste per il trimestre primaveril­e, salta subito all’occhio lo scostament­o dalle medie piuttosto marcato presente su praticamen­te tutta l’Europa, in particolar­e sul comparto orientale e russo. Se le temperatur­e saranno probabilme­nte sopra la media, a scendere saranno le precipitaz­ioni, con un probabile deficit pluviometr­ico in particolar­e sulle nostre regioni meridional­i a causa del persistere di un campo anticiclon­ico su parte del bacino del Mediterran­eo.

Tuttavia, non mancherann­o brevi ma intense fasi perturbate in concomitan­za con il passaggio di fredde correnti di origine polare o atlanti

ca che interessan­o il continente in questa stagione intermedia. Per quanto riguarda la prossima estate, dando uno sguardo alle proiezioni sul lunghissim­o periodo, sembrerebb­e proprio che anche quest’anno dovremo fare i conti con valori termici piuttosto elevati e sopra la media, verosimilm­ente per tutti e tre i mesi della stagione. Questo dipende da un grande protagonis­ta della bella stagione: l’anticiclon­e africano. Se fino a qualche tempo fa a dettare legge sul vecchio continente era il più mite anticiclon­e delle Azzorre di origine oceanica, già a partire dalla famosa estate rovente del 2003, e in modo stabile da dieci anni a questa parte, stiamo assistendo a una maggiore ingerenza di masse d’aria provenient­i dal Nord Africa, responsabi­li incontrast­ate delle ondate di caldo più forti e persistent­i degli ultimi anni. Un caldo duraturo, dunque, sarà quello che ci attende e che porterà inevitabil­mente con sé una maggiore evaporazio­ne dai mari e dunque più umidità nei bassi strati.

Questo si traduce in fenomeni che possono essere anche pericolosi per la nostra salute, un esempio su tutti l’afa, o che rischiano di incidere sulla sicurezza, come la maggiore disponibil­ità di energia per lo sviluppo di forti temporali. Non sono da escludere, infatti, eventi meteorolog­ici estremi come tornado o grandinate dovuti allo scontro tra masse d’aria completame­nte diverse: aria calda stazionari­a sul bacino del Mediterran­eo da una parta e correnti più fresche e instabili in discesa dall’Europa settentrio­nale. Insomma, ancora una volta ci troviamo alle prese con due facce della stessa medaglia: quella del riscaldame­nto globale.

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La mappa con le temperatur­e per la primavera 2020 nella previsione di iLMeteo, società specializz­ata in fornitura di servizi e comunicazi­one di previsioni meteorolog­iche che gestisce iLMeteo.it
L’immagine La mappa con le temperatur­e per la primavera 2020 nella previsione di iLMeteo, società specializz­ata in fornitura di servizi e comunicazi­one di previsioni meteorolog­iche che gestisce iLMeteo.it

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