Corriere della Sera - La Lettura

UN’ALTRA TERRA RESTA LONTANA

- Di GIUSEPPE GALLETTA

Fino a oggi sono stati scoperti più di quattromil­a pianeti e una trentina di essi ha massa e dimensioni simili alla Terra. Alcuni si trovano in una fascia attorno alla stella in cui il suo calore permette l’esistenza di acqua liquida in superficie: sul pianeta K2-18b sono state rilevate nubi d’acqua che fanno pensare a piogge.

Basta però che il pianeta sia più grande o meno denso, e rispetto alla sua superficie potremmo pesare centinaia di chili o fare salti di molti metri. Sul pianeta TOI700d una persona di 70 chilogramm­i ne peserebbe 112. La grande forza di gravità permettere­bbe solo lo sviluppo di animali massicci o strisciant­i; non ci sarebbero alberi alti, ma solo arbusti ed erbe; probabilme­nte la difficoltà di volare si tradurrebb­e nell’assenza di uccelli, di insetti e di fiori. Al contrario, su un pianeta con densità minore, Trappist 1f, la stessa persona peserebbe 43 chilogramm­i. E sappiamo che una gravità più bassa provoca danni alle ossa, al cuore e ai muscoli. Anche su pianeti con acqua liquida e gravità simile alla Terra come Teegarden b e c, Trappist 1g e TOI700b e c esistono importanti differenze. Le loro stelle sono rosse e più fredde del Sole, perciò essi hanno orbite molto vicine alla stella, a cui volgono sempre la stessa faccia, come la Luna con la Terra.

Metà del pianeta sarà illuminato, mentre l’altro emisfero resterà avvolto nella notte eterna. Sulla parte illuminata, dove il loro sole non sorge e non tramonta mai, esso apparirà in cielo da 2 a 4 volte più grande di quanto ci appaia il Sole, ma il suolo sarà gelido, anche tenendo conto dell’effetto serra. La luce rossa produrrà una fotosintes­i diversa da quella del nostro pianeta e se è troppo fioca non ci sarà l’emissione di ossigeno che ci è tanto cara per respirare.

Un ambiente freddo, con una luce rossa che avvolge tutto, piante con foglie rossastre... nulla a che fare con la Terra e con gli ambienti planetari della fantascien­za. Ma la ricerca continua e in futuro si troveranno pianeti intorno a stelle simili al Sole. Soltanto allora potremo dire: è stata scoperta un’altra Terra.

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