Corriere della Sera - La Lettura
Dite ai bianchi che hanno troppo E vince Trump
Ezra Klein
La spaccatura della società e della politica americana non nasce da disagi economici, da diseguaglianze, ma da qualcosa di più complesso: l’impatto che le crisi identitarie e i conflitti sociali a sfondo razziale hanno sulla percezione di benessere dei cittadini. Vale soprattutto per i bianchi americani che si sentono emarginati: il popolo di Trump. Non l’ansia economica in sé, ma la sensazione che gruppi sociali diversi dal tuo ti stiano superando grazie a privilegi ingiustificati. Discutiamo da anni della radicalizzazione della politica Usa e del successo — in America come in Europa — delle ricette populiste. Non ci sarebbe, quindi, bisogno di altri libri sulla politica polarizzata, ma Why We’re Polarized di Ezra Klein (Avid Reader Press, pp. 336, $ 28), giornalista molto dinamico e osservatore acuto della società americana, offre una chiave di lettura penetrante andando oltre le analisi accademiche (delle quali fa tesoro): laddove molti vedono un fenomeno irrazionale, Klein individua una logica precisa nella polarizzazione, in come viene alimentata («il modo migliore per suscitare reazioni risentite e radicali è dire a un gruppo sociale che ha avuto troppo e deve rinunciare a qualcosa») e vede all’orizzonte anche il rischio di un collasso della democrazia. Con un sistema elettorale nel quale il voto delle campagne e degli Stati poco abitati vale più di quello delle città e degli Stati più popolosi, gli squilibri (con il vincitore del voto popolare che perde le elezioni come è successo a Hillary Clinton e Al Gore) diventeranno sempre più gravi: tra vent’anni la metà degli americani vivrà in soli otto Stati.