Corriere della Sera - La Lettura
L’umorismo di Greg salverà il pianeta
Oggi, prima della pagella, un po’ di ricreazione. E quale personaggio più adatto alla ricreazione che Greg La Schiappa di Jeff Kinney, alle prese stavolta con un freddo cane ( Giorni da brivido). La causa di un inverno così rigido è dovuta, a quanto pare, al surriscaldamento del pianeta, però il giovane Greg è l’unico a preoccuparsi del fenomeno in famiglia. I grandi hanno altro da pensare. Lui già immagina scenari apocalittici che non riguardano solo il clima. Teme, per esempio, che sia ormai imminente lo scoppio della guerra tra i robot e gli umani e cerca di arruffianarsi gli elettrodomestici di casa, futuri nemici, ricoprendoli di complimenti («Che bella faccia che hai» dice al forno a microonde). Pochi (quasi nessun altro?) sanno raccontare i pensieri astrusi e meravigliosi dei teenager come sa fare Kinney nei suoi diari illustrati. Non sottovalutate Greg La Schiappa, è l’erede di una lunga e nobile tradizione di ragazzini pestiferi (Pinocchio, Gian Burrasca, Tom Sawyer, Adrian Mole), ragazzini che, più che salvare il mondo, vorrebbero perlomeno salvarsi da esso. Apocalissi prossime venture a parte, a Greg tocca comunque andare a scuola affrontando tormente di neve e rischiando di beccarsi il virus dell’influenza da compagni dalla scarsa igiene. Esistono manuali che prescrivono libri come se fossero medicine specifiche per curare malanni di varia natura. In generale, non credo che siano particolarmente efficaci. Però i libri di Kinney potrebbero effettivamente avere effetti benefici sulla salute di chi li legge. Anche perché l’autore è uno dei pochi umoristi in circolazione (persiste la crisi infinita della letteratura comica e non se ne capisce il motivo). Chiudo lanciando un piccolo allarme. In questa avventura della Schiappa ho avvertito, per la prima volta, qualche scricchiolìo negli ingranaggi del racconto. Vorrei tanto sbagliarmi...