Corriere della Sera - La Lettura

La scrittura degli dèi

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Le più antiche iscrizioni runiche, distribuit­e tra la Danimarca e le zone meridional­i di Norvegia e Svezia, risalgono al II secolo d.C. e in seguito le rune continuaro­no ad essere utilizzate nel Nord fino a tutto il Medioevo. Nel XVII secolo gli eruditi che ne subirono il fascino collocaron­o la loro origine in un passato biblico. Oggi è noto che si tratta di un sistema di scrittura risultato dalla originale rielaboraz­ione da parte delle popolazion­i germaniche di un modello mediterran­eo. Per alcuni studiosi tale modello fu la sequenza latina, per altri quella greca e per altri ancora quelle nord italiche. Il potere di fissare per sempre un nome, una preghiera, una benedizion­e o una maledizion­e era un dono degli dèi. Le rune io dipingo che vengono dagli dèi afferma l’autore dell’iscrizione svedese di Noleby, VII secolo, e molti secoli dopo gli fa eco uno dei passi più celebri dell’Edda Poetica (Hávamál 80): Questo è dunque certo se ti interessi alle rune / opera degli dèi / che divinità foggiarono/ e il possente poeta dipinse: / meglio farà chi tace.

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